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Successo di contenuti e di pubblico per il seminario dal titolo “Gli aspetti legali sull’ottenimento della qualifica di Restauratore”

È molto soddisfatto il Presidente del gruppo restauratori della Confartigianato Imprese Veneto Alberto Finozzi per la riuscita e la grande partecipazione al seminario dal titolo “Gli aspetti legali sull’ottenimento della qualifica di restautore” svoltosi venerdì scorso a Vicenza.

Oltre a numerosi iscritti alle Confartigianato di Padova, Treviso, Venezia e Vicenza, sono intervenute imprese dalla Liguria, dalla Lombardia e dal Trentino Alto Adige.
Molto apprezzata dal pubblico è stata la competenza e la chiarezza espositiva dell’avv. Pietro Celli, esperto di diritto dei beni culturali.
Dopo aver esaminato il quadro normativo di riferimento, sono stati analizzati i provvedimenti emanati dal Mibact che hanno un impatto sulla qualifica di restauratore ed esaminati gli effetti sull’operatività delle imprese. È stato poi proposto un focus su un caso pratico relativo ad un bando di gara per l’affidamento di servizi di progettazione e ristrutturazione di un fabbricato tutelato in un Comune veneto.
Numerosi gli interventi e le domande del pubblico soprattutto sugli appalti nel settore dei beni culturali e sulle eventuali azioni legali esperibili dalle imprese. In base alla normativa vigente, le stazioni appaltanti potrebbero preferire di riservare la direzione tecnica per i lavori sui beni tutelati ai restauratori dei beni culturali inseriti nell’elenco pubblicato il 21 luglio 2016, poichè il possesso dei requisiti di cui agli art. 29 e 182 del DLgs. 42/2004 risulta già essere accertato. Il Presidente Finozzi auspica che il Ministero pervenga al più presto alla verifica delle competenze dei professionisti (comprensive anche delle prove di idoneità) in quanto la pubblicazione dell’elenco parziale pubblicato il 21 luglio 2016 di fatto concretizza una ingiustificata disparità di trattamento tra i titolari dei diplomi delle scuole di alta formazione e tutti gli altri operatori in attesa del riconoscimento della qualifica di restauratore con ricadute negative per gli operatori ancora esclusi dall’elenco.
“Nelle prossime settimane -ha affermato il Presidente Finozzi in chiusura dei lavori- metteremo in atto tutte le azioni necessarie alla tutela della categoria”.