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Sabatini Green 2023: nuove agevolazioni per la transizione energetica

Introdotta nel 1965 e ancora attiva, l’agevolazione Sabatini, inizialmente nota come Legge Sabatini, è una consolidata misura a supporto delle imprese per abbattere gli oneri finanziari e facilitarne l’accesso al credito.

L’obiettivo del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), che “gestisce” lo strumento, è oggi quello di accompagnare le aziende in un mondo in continua evoluzione, attraverso l’innovazione tecnologica e la trasformazione del sistema produttivo verso la “Fabbrica Intelligente”, fondamentale per il successo delle imprese e della loro competitività. In questo senso, gli investimenti ammissibili sono appunto anche quelli che guidano questo cambio di passo nel “fare impresa”.

Investimenti ammessi

Il primo step per accedere all’agevolazione è l’attivazione di un finanziamento bancario o di un leasing finanziario per l’investimento. Quanto agli importi di questi ultimi, si va da un minimo di 20.000 euro a 4 milioni di euro; sono ammissibili i beni nuovi e funzionali all’attività d’impresa; ciò
comprende macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali; sono ammissibili anche hardware, software e tecnologie digitali. Non sono invece ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, i “km zero”, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
L’agevolazione è convenzionalmente calcolata per un importo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolato sul medesimo finanziamento con piano di ammortamento di cinque anni. Il tasso di contributo si differenzia a seconda che il bene oggetto dell’acquisto sia considerato ordinario o tecnologicamente avanzato (4.0).  Il contributo è di circa il 10% sull’importo dell’investimento per i beni 4.0 e “green” e di circa il 7% sui beni ordinari.

La novità del 2023: “Sabatini Green”

Nel 2023 è stata introdotta un’altra novità riguardante la Sabatini, attribuendo una specifica dotazione finanziaria per «investimenti green» correlati all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Queste nuove risorse (Piano REPowerEU) hanno l’obiettivo di favorire la transizione energetica delle PMI italiane basata su un utilizzo più razionale, efficace e sostenibile delle risorse, che consentano la realizzazione di programmi di investimento diretti alla autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e all’ottimizzazione e riduzione dei consumi/costi energetici, nonché a garantire la sostenibilità ambientale del ciclo produttivo.

Le imprese che vorranno avviare nuovi programmi di investimento, finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei processi o dei prodotti, potranno quindi avere accesso alla stessa agevolazione prevista per gli investimenti in beni 4.0, ovvero un contributo in conto impianti del 10% sulla spesa finanziata.
Anche i beni strumentali ordinari potranno beneficiare delle agevolazioni massime previste per i “beni green”. In questo caso sarà sufficiente che rientrino in un più ampio programma di investimento che risulti organico, funzionale e coerente con l’attività svolta dall’impresa.
I nuovi beni inseriti in azienda dovranno essere certificati dal produttore, dall’importatore o dal distributore come prodotti a basso impatto ambientale, in linea come previsto dalle normative vigenti. 

I programmi di investimento agevolabili dalla “Sabatini Green” riguardano anche l’acquisto e l’installazione di impianti di produzione energetica come impianti fotovoltaici, di cogenerazione, il mini-eolico o i micro-generatori.

È importante in ogni caso verificare l’ammissibilità dell’agevolazione prima di versare acconti e confermare l’ordine, passi che andranno fatti solo dopo l’invio della domanda.