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RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE E RISPARMIO ENERGETICO: RIDOTTA DAL 10 AL 4% LA RITENUTA SUI BONIFICI

«Piuttosto che niente, meglio piuttosto»: questo, in sostanza, il commento degli operatori dell’Area Casa – ovvero le aziende attive nell’Edilizia e Servizi Affini, nell’Installazione Impianti, nella Serramentistica – aderenti a Confartigianato Vicenza dopo l’approdo in Gazzetta Ufficiale, all’interno della manovra economica, della norma che interviene riducendo dal 10% al 4% la ritenuta sui bonifici versati alle imprese che hanno svolto lavori incentivati con le detrazioni fiscali del 36% (ristrutturazione edilizia) e del 55% (risparmio energetico).

Tale alleggerimento – ma meglio ancora sarebbe stata l’abolizione totale della misura – era stato più volte sollecitato da Confartigianato e dalle altre associazioni di categoria, visto e considerato come la ritenuta del 10% si fosse tradotta unicamente in una minor disponibilità monetaria per le imprese, che andava ad aggiungersi alle già ingenti problematiche finanziarie legate all’attuale congiuntura economica negativa.

 

 

L’aliquota del 10% dal luglio dell’anno scorso imponeva a banche e poste italiane di operare una ritenuta sulle somme versate tramite bonifico dai soggetti che effettuano lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica beneficiando degli incentivi fiscali. Obiettivo della misura, la lotta al lavoro nero e all’evasione fiscale. Obiettivo condivisibile, secondo Confartigianato, ma non penalizzando le imprese oneste: di fatto, si è istituita una ulteriore anticipazione del prelievo che, peraltro calcolato sui ricavi anziché sul reddito, sommandosi ai normali acconti di imposta già versati determina un incremento delle posizioni a credito fiscale. E ora le categorie auspicano che il prossimo passo sia l’abolizione totale di questa misura.