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Reti d’impresa: un convegno di Confartigianato Vicenza per conoscerle meglio partendo dai dati di un’indagine

Paola Zanotto e Agostino Bonomo

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Un incontro sulle Reti d’Impresa per conoscerne meglio la realtà, tra caratteristiche e opportunità. È quanto propone il convegno promosso da Confartigianato Vicenza per lunedì 6 giugno al Centro Congressi di via Fermi, a partire dalle 18.30.

Punto di partenza dell’incontro sarà la mappatura sulle Reti promossa dal Movimento Donne Impresa, frutto di una raccolta di dati, poi elaborati e aggregati, forniti dalle aziende e che ha portato a indicazioni molto utili sul tema. Partendo dai risultati di tale indagine e dall’interesse crescente delle imprese a trovare nelle Reti uno strumento competitivo, Confartigianato intende favorire, attraverso l’informazione e l’accompagnamento delle aziende stesse, la creazione di nuove realtà di tale tipo.
Ciò anche in considerazione del fatto che talvolta, di fronte alla prospettiva del “fare rete”, permangono elementi di diffidenza e resistenza culturale in quel mondo delle piccole imprese che hanno fatto dell’individualità, dell’autonomia, della singola specializzazione e della flessibilità le chiavi del loro successo.
Per questa ragione l’informazione e la consulenza possono essere il punto di svolta e di scelta. E in questa direzione, ritenuta strategica, punta Confartigianato Vicenza proprio partendo dalle evidenze emerse dai 682 questionari raccolti tra tutte le aziende associate.
Dalla mappatura emerge che i settori dove si fa di più rete sono la Manifattura (68,2%), i Servizi (18,2%) e infine le Costruzioni (13,6%); che quattro reti su dieci sono inter provinciali; che partecipa già a una rete il 3,4% delle imprese intervistate; che si fa rete per sviluppare nuovi servizi e prodotti nonché per affrontare nuovi mercati in Italia e all’estero; e che arriva all’85,7% la presenza delle donne.
Ma le risposte dei questionari dicono anche, e soprattutto, che il 70% (441) delle  imprese  ha “voglia di fare rete” e dimostra interesse ad approfondire il tema.
Anche perché la Rete è sinonimo di collaborazione tra soggetti ma, al tempo stesso, salvaguarda spazi più o meno ampi di autonomia gestionale.
Da tempo Confartigianato ha istituito un ufficio dedicato alle Reti, e oggi può dare una vera e propria consulenza integrata, con un team di esperti in grado di accompagnare le imprese in un percorso dove la forma giuridica di aggregazione è l’ultimo aspetto a cui arrivare, da scegliere cioè in funzione degli scopi. Lavorare sugli obiettivi è infatti la premessa fondamentale di un’idea progettuale che va sviluppata con una precisa strategia da imprenditori disposti a fidarsi gli uni degli altri, a investire tempo e denaro, a essere supportati da professionisti qualificati nella fase di start-up e in quelle operative successive.
La risposta di Confartigianato va proprio in questa direzione, affiancando le imprese in un percorso strutturato utile ad approfondire e sviluppare l’idea di business e a individuare la formula di rete “su misura” per ogni progetto.
Non solo: l’ufficio preposto offre assistenza sia nella fase costitutiva, occupandosi della redazione del contratto e di tutti gli adempimenti previsti dalla normativa, sia nelle fasi di sviluppo, con servizi appositamente pensati. E già per una prima valutazione del progetto le aziende possono rivolgersi alle sedi
Questi, dunque, i temi del convegno che sarà aperto da Paola Zanotto, presidente vicentina del Movimento Donne Impresa, con l’intervento “Le Reti d’Impresa, driver per l’imprenditoria femminile”. Toccherà poi a Carlotta Andracco presentare i risultati della mappatura condotta dall’Ufficio Studi mentre  Erica Parolin, dell’Ufficio Reti d’Impresa di Confartigianato Vicenza, spiegherà quali sono le opportunità e le sfide insite in tale scelta strategica. Moderato da Giampietro Vecchiato di PR Consulting, il dibattito vedrà poi le testimonianze di Daniela Rader (Rete Italian Building System) e di Debora Vigolo (Rete Valle Agno) su due esperienze avviate in materia.
“Questa ricerca sfata il luogo comune secondo il quale il piccolo imprenditore è un inguaribile individualista. In realtà, sono proprio le piccole aziende quelle che meglio hanno capito che in un’economia globale aggregarsi vuol dire competere meglio sui mercati nazionali ed esteri senza rinunciare alle proprie specificità – spiega il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo -. Fare investimenti, pensare a piani di marketing e di sviluppo, fare campagne di comunicazione e trasformare le idee in progetti di business diventa più facile se ci si mette in Rete, magari con l’accompagnamento di associazioni come la nostra e con la presenza di un manager di rete”.  
“Come Movimento Donne il nostro impegno è di sensibilizzare in particolare le imprenditrici a intraprendere questa strada”, aggiunge Paola Zanotto.

Ecco la ricerca completa.