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Regione Veneto: approvata la nuova Legge regionale su reti, aggregazioni e distretti industriali

«Un grande risultato raggiunto in poco meno di due anni». È molto soddisfatto Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, alla notizia che il Consiglio Regionale Veneto ha appena approvato la nuova legge regionale di disciplina dei distretti industriali, le reti innovative regionali e le aggregazioni di imprese.

«Era il giugno 2012 – ricorda il presidente – quando l’Assessore regionale Isi Coppola presentò in anteprima, alla nostra Convention delle Categorie a Mestre, il nuovo Disegno di Legge al cui testo avevamo lavorato alacremente e con grande disponibilità da parte della Regione. Sapevamo di aver fatto un buon lavoro ed eravamo certi che l’iter sarebbe stato rapido».
Obiettivo del provvedimento quello di creare una cornice all’interno della quale il policy maker regionale può sviluppare politiche efficaci e flessibili di sviluppo produttivo e industriale.
Uno strumento snello e orientato alla semplificazione per essere rapidamente adattabile alle esigenze manifestate dalle imprese in rapporto ai mutevoli scenari economici.
Previste tre dimensioni: distretto industriale, rete innovativa regionale, aggregazione di imprese. In particolare, i primi individuati dalla Giunta regionale sulla base di un consolidato riconoscimento, le seconde riconosciute sulla base di progettualità strategiche proposte dalle reti medesime. Il provvedimento si ripromette di promuovere azioni di sostegno a favore del sistema produttivo regionale con particolare riguardo alla innovazione dei settori produttivi e alla competitività dei prodotti sui mercati internazionali, alle “eccellenze venete” riconoscibili nel mondo.
Previsto il finanziamento di progetti relativi in particolare alla ricerca e innovazione, all’internazionalizzazione, alla difesa dell’occupazione, allo sviluppo di imprenditoria innovativa e di nuova imprenditorialità.
«Si tratta – sottolinea Sbalchiero – di un provvedimento che intende favorire nuove forme di aggregazione di imprese, soprattutto per quanto riguarda le aziende medio piccole, che rappresentano la maggior parte della realtà produttiva veneta. Queste, infatti, in molti casi non riescono a competere sul mercato, perché non in grado di sviluppare la ricerca e l’innovazione data la loro dimensione. Il provvedimento – conclude – fa proprie le indicazioni da noi fornite a suo tempo. Ci auguriamo che, dopo l’approvazione di oggi in aula, vengano emanati altrettanto velocemente i bandi attuativi consentendo cosi alle imprese di beneficiarne mantenendo procedure snelle e tempi di valutazione rapidi».