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REGIONE: FIRMATO ACCORDO PER FASE DUE DEL PATTO PER IL VENETO

«È stato firmato l’accordo per il Patto per lo sviluppo del Veneto, che cuba 9 miliardi di euro. Hanno firmato tutti, tranne CGIL e UIL che hanno riconfermato la loro precedente posizione».

È quanto ha comunicato il presidente della Regione, Luca Zaia, al termine dei lavori del Tavolo regionale per lo sviluppo del Veneto, riunitosi a Palazzo Balbi. Ne fanno parte i rappresentanti delle autonomie locali, degli imprenditori, delle associazioni agricole, del commercio, degli artigiani, delle organizzazioni sindacali, delle università venete.
Soddisfazione è stata espressa da Giuseppe Sbalchiero, Confartigianato Imprese Veneto che, nel suo breve intervento, ha sottolineato l’importanza di una iniziativa di lungo respiro, largamente condivisa e che mette a disposizione cifre considerevoli per la situazione economica attuale. «Non si tratta di soldi da devolvere ai soliti noti – ha concluso – ma da investire per il bene della Regione nella sua completezza».
Il Patto per il Veneto era stato firmato in quella che viene definita fase uno il 2 maggio scorso. Con la firma attuale si passa alla fase due.
Tra le diverse linee di investimento sono state introdotte nuove proposte operative (36 azioni complessivamente) che incrementano di oltre 509 milioni le risorse attivabili, con l’indicazione di priorità, interventi e azioni per dare impulso allo sviluppo del tessuto socio-economico regionale. Le priorità individuate riguardano le imprese, il lavoro e il welfare, i giovani, il territorio e la riforma della pubblica amministrazione. Rispetto alla fase uno è stata inserita come nuova priorità l’ambiente (oltre 365 milioni di euro), mentre le altre nuove azioni riguardano le priorità relative alle imprese e al territorio. Il presidente Zaia ha annunciato infine che il 18 dicembre prossimo sarà presentata una grossa operazione con Veneto Sviluppo e in quell’occasione sarà disponibile anche il quadro generale della movimentazione delle risorse che è stata fatta quest’anno dalla finanziaria regionale, con il dettaglio del numero delle aziende che hanno avuto accesso.