Skip to main content







QUINTO “CONTO ENERGIA”: NUOVE OPPORTUNITÀ PER LA REALIZZAZIONE DI PICCOLI IMPIANTI

Maurizio Pellegrin
Maurizio Pellegrin

Dal 27 agosto scorso ha preso il via il V Conto Energia, l’ultimo di una lunga successione di provvedimenti volti a regolamentare il sistema di incentivazione delle “rinnovabili”.

 

Gli unici che potranno ancora usufruire delle agevolazioni e procedure del IV Conto Energia sono gli impianti realizzati su proprietà delle Pubbliche Amministrazioni, sempre che entrino in esercizio entro la fine dell’anno in corso.
Il passaggio dal IV al V Conto Energia focalizza l’attenzione sugli impianti di piccolo taglio e domestici. Viene infatti esteso l’obbligo di iscrizione al Registro per tutti gli impianti con potenza superiore ai 12 kW e per quelli fino a 50 kW realizzati in sostituzione dell’eternit. Appunto questi impianti di taglia minore accederanno senza limiti all’incentivo, mentre gli altri, oltre all’iscrizione al Registro, vedranno confermato l’incentivo se si classificheranno in buona posizione nelle graduatorie che verranno impostate sui limiti semestrali di spesa.
La differenza più rilevante rispetto ai precedenti decreti è, di fatto, l’introduzione della tariffa “onnicomprensiva”. In precedenza, tutta l’energia prodotta dall’impianto godeva di un incentivo senza distinguere se veniva autoconsumata oppure venduta. Oggi questo cambia, e il valore dell’incentivo si unisce a quello dell’energia ceduta alla rete in un’unica soluzione. In questo senso la tariffa “onnicomprensiva” andrà a moltiplicarsi alla sola energia immessa in rete. Ma per tutta l’energia prodotta e autoconsumata (che quindi non viene immessa in rete) esiste un premio aggiuntivo, definito appunto “premio per l’autoconsumo”.
L’utilizzatore, per garantire una maggiore redditività dell’impianto, dovrà modificare i suoi consumi, concentrandoli durante i periodi di maggiore produzione degli impianti, in modo da riuscire a incrementare la quota di autoconsumo e, di riflesso, la redditività dell’impianto, in controtendenza rispetto alle abitudini introdotte dalle tariffazione bioraria.
«Ci stiamo rapidamente avvicinando alla “grid parity” – sottolinea Maurizio Pellegrin, presidente della categoria Elettricisti e Antennisti di Confartigianato Vicenza -. In pochi anni i nostri sforzi hanno fatto di Vicenza, con circa 10.500 impianti realizzati, una delle prime province in Italia. Questo vuol dire che gli installatori sono stati in grado di rendere disponibili ai loro clienti i benefici, sia economici che ambientali, che le tecnologie derivanti dagli impianti a fonti rinnovabili possono offrire».
«Il nuovo Conto Energia – conclude Pellegrin – offre opportunità anche più interessanti per gli impianti domestici, che rappresentano la via verso una crescita intelligente e sostenibile della nostra società».