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“Premio Narciso” di Confartigianato Vicenza: su oltre mille temi dedicati al lavoro ne spiccano tre

La vincitrice Ester Cavalli (seconda da sx) coi genitori e Valter Marcon (Confartigianato)

Narciso era quel giovane personaggio mitologico che si specchiava nella sua immagine. E anche il Progetto che ne prende il nome, da dieci anni fortunata iniziativa di Confartigianato Vicenza, vuole portare i ragazzi a “specchiarsi”: non in se stessi, però, bensì in un loro possibile futuro lavorativo.

Manuel Pellizzaro premiato dal presidente Elettromeccanica Confartigianato Maurizio Concato

Durante l’anno scolastico, comitive di studenti (2.500 in questa edizione) delle scuole medie (ben 29) di tutta la provincia visitano alcune aziende del territorio che non solo aprono le porte dei loro laboratori, ma vedono i titolari illustrare la propria storia personale e le caratteristiche dell’attività imprenditoriale. Successivamente, i ragazzi raccontano in uno scritto la loro esperienza, esprimendo il proprio punto di vista. Tra quelle relazioni una giuria sceglie la migliore, e il vincitore viene premiato con una borsa di studio di 300 euro, mentre un assegno di 1.000 euro va alla scuola di appartenenza; ci sono poi altri due premi, ovvero due tablet, che vanno rispettivamente al miglior tema orientato al settore meccanico, grazie al contributo delle categorie Metalmeccanica ed Elettromeccanica Confartigianato presiedute rispettivamente da Ezio Zerbato e Maurizio Concato, e alla migliore relazione su aziende “al femminile”, grazie al contributo del Movimento Donne Impresa presieduto da Paola Zanotto.
Per l’edizione 2015 (su 1000 giunte in Confartigianato) il primo premio assoluto è andato a Ester Cavalli della 3° B della Scuola Media Bombieri di Valstagna, che ha steso una relazione “suggestiva, sapendo interpretare in chiave personale ogni singolo passaggio della produzione e dando all’aspetto imprenditoriale un tocco di sorprendente magia” in seguito alla visita alla Distilleria Poli di Schiavon: e proprio per questo la premiazione del “Narciso” si è svolta nella sede di tale azienda, storica produttrice di grappe. A consegnare il premio è stato Valter Marcon, componente della Giunta Provinciale nonché presidente del Mandamento Confartigianato di Marostica.
Il tablet messo a disposizione dalle categorie Metalmeccanica ed Elettromeccanica è andato invece a Manuel Pellizzaro della 3° BM della scuola media dell’Istituto Comprensivo 2 di Arzignano, plesso di Montorso consegnato da Maurizio Concato, mentre il tablet assegnato dal Movimento Donne Impresa è stato consegnato, da Paola Zanotto, a Valentina Canton della 3° D della Scuola Media di Grisignano, dell’Istituto Comprensivo Toaldo di Montegalda. Menzione di merito, sempre per i temi riguardanti l’artigianato femminile, anche per Francesca Lionzo della 3° F della Scuola Media Roncalli di Dueville.
A leggere i temi vincitori è stato l’attore e regista Pino Costalunga, che ha introdotto l’incontro con un suo monologo dal titolo (volutamente paradossale)  “Leggere fa male alla salute”. Al termine, grande soddisfazione per i vincitori e le scuole di appartenenza, ma anche un plauso a tutti i partecipanti per aver colto il senso di un progetto che fa entrare centinaia e centinaia di giovani nelle aziende artigiane, permettendo loro di conoscere un mondo molto variegato che racchiude sia attività della tradizione che innovative e ad alto valore tecnologico.

Valentina Canton (al centro) premiata dalla presidente Gruppo Donne Paola Zanotto (a sinistra) e dall'imprenditrice Cinzia Cabrel

Le aziende che quest’anno hanno dato la loro disponibilità e i cui rappresentanti hanno fatto da “guida” ai ragazzi sono state: Bomeca di Montecchio Maggiore; VMC e Segnobit di Creazzo; Italform e De Agnoi di Marostica; Athena e Stireria Unik di Thiene; Poli Distillerie e Zevi Snc di Schiavon; EMG e Azimut di Gambugliano; Cabrellon di Longare; Daniela Vettori, Centro Riabilitativo San Marco e Falegnameria Buson di Vicenza; Arredo Legno, Trinceria Stebor, Idrocut, Lavorazioni Meccaniche Pegoraro, ITEV, Del Palazzo e Laura Vajngerl (restauratrice) di Malo; Scame di Monte di Malo.