Resistono però alcuni settori (con qualche sorpresa) e continua la tendenza verso imprese più strutturate e di maggiori dimensioni occupazionali
15 febbraio 2021
Tasso negativo (-1,4%) per le imprese artigiane a fine 2020. Resistono però alcuni settori (con qualche sorpresa) e continua la tendenza verso imprese più strutturate e di maggiori dimensioni occupazionali. Questo è quanto emerge dai dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza sulla dinamica delle aziende artigiane vicentine nell’anno che le ha viste colpite dalla pandemia e dai provvedimenti conseguenti.
INPS su lavoratori dipendenti e indipendenti, la lettura dei dati integrata da un’analisi dell’Ufficio Studi
Diminuzione dei lavoratori indipendenti e un aumento dei dipendenti sia nel privato che nella Pubblica Amministrazione, lo dicono i dati diffusi in questi giorni dall’Osservatorio dell’Inps per il periodo 2014/2019. Ma la lettura dei fenomeni legati all’economia delle imprese vicentine viene integrata dalle analisi realizzate dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza.
Una microimpresa su 4 utilizza almeno un canale alternativo di vendita per proseguire l’attività: 80% consegna a domicilio, 42% e-commerce e 12% altro canale. È quanto emerge dall’analisi svolta dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza tra il 25 giugno e il 3 luglio coinvolgendo circa 800 micro e piccole imprese artigiane vicentine con modalità online.
L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza presenta l’indagine sull’andamento dell’occupazione nell’artigianato vicentino nel mese di aprile, lavoro che va ad aggiornare quello precedente di febbraio-marzo, per capire l’impatto delle misure restrittive sulla domanda di lavoro dipendente del settore.
In occasione oggi dell’apertura di VicenzaOro, l’edizione invernale della fiera dedicata all’oreficeria e alla gioielleria, l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza ha pubblicato un’elaborazione flash dedicata al “Comparto orafo nella provincia di Vicenza: imprese, artigianato e alcuni dati di contesto economico” (LEGGI L’ELABORAZIONE COMPLETA).
Il Covid ha frenato una crescita che durava da quattro anni
11 febbraio 2021
La crisi sanitaria interrompe il trend di crescita dell’occupazione dipendente artigiana degli ultimi quattro anni, registrando un calo dello 0,7% rispetto a dicembre 2019. È quanto emerge dall’indagine congiunturale semestrale sull’andamento dell’artigianato provinciale realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza, su un campione di 1.870 micro e piccole imprese che occupano 10.614 dipendenti; in attesa anche di sapere cosa accadrà dopo il 31 marzo, ad oggi data in cui verrebbero sbloccati i licenziamenti.
Le imprese del Veneto pagano un prezzo salato a causa del Covid 19, ma sono anche quelle che stanno dimostrando, nel panorama nazionale, segni di resilienza e di recupero. È quanto rileva l’ultimo rapporto “Statistiche Flash” dell’Ufficio Statistica della Regione Veneto dedicato agli effetti della crisi generata dalla pandemia sul tessuto produttivo veneto.
“In termini di occupazione nell’artigianato vicentino a maggio si intravede qualche segnale positivo: il saldo tra assunzioni e cessazioni ha il segno più davanti, rallenta il calo delle assunzioni e il settore Costruzioni riprende. Certo non siamo ancor fuori dal tunnel, l’ottimismo deve essere cauto, ma i dati ci fanno guardare avanti con qualche speranza in più”.
“I dati sull’occupazione nell’artigianato vicentino ci confermano quanto temevamo: i trend di febbraio e marzo sono in caduta e registrano un calo del 38,5% delle assunzioni rispetto ad un anno fa.
L’export vicentino fa registrare un nuovo passo avanti. Nei primi 9 mesi del 2019, infatti, le esportazioni manifatturiere vicentine ammontano a 13.389 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, variazione doppia rispetto al +0,9% registrato a livello regionale.