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Nasa Space Apps Challenge

Vicenza 20/21 ottobre 2018 – Basilica Palladiana. Scopri come è andata!

Il 20 e 21 ottobre torna a Vicenza lo Space Apps Challenge della Nasa: in Basilica Palladiana 48 ore di tempo per trovare l’idea giusta.

Dopo il grande successo della precedente edizione, anche quest’anno Confartigianato Vicenza organizza il NASA Space Apps Challenge 2018, il più grande hackathon a livello mondiale promosso e ideato dall’Agenzia Spaziale Americana, che si terrà il 20 e 21 Ottobre 2018 a Vicenza.
L’iniziativa, supportata dal Consolato USA di Milano e dal Comune di Vicenza, in collaborazione con ESA e MITaly vedrà sfidarsi per 48 ore consecutive studenti, maker, scienziati, imprenditori e appassionati di scienze e tecnologia di tutte le età per produrre soluzioni “open source” in una location d’eccezione, cuore pulsante della nostra città: la Basilica Palladiana, dove per due giorni arte e tradizione incontreranno tecnologia e innovazione.

Scopri tutti i dettagli su: https://2018.spaceappschallenge.org/locations/vicenza

Ecco come è andata!

Si è conclusa questa domenica la seconda edizione del Nasa Space Apps Challenge organizzato da Confartigianato Vicenza, in collaborazione con il Consolato USA di Milano ed il Comune di Vicenza.
26 squadre, per un totale di quasi 200 partecipanti provenienti da tutto il Nord-est italiano, si sono sfidate alla ricerca di soluzioni a problematiche mondiali riguardanti l’ambiente, i cambiamenti climatici e l’esplorazione spaziale.
A giudicare i progetti, redatti e presentanti rigorosamente in inglese, è stata una giuria di primo piano, che al suo interno ha visto la presenza del primo astronauta italiano Franco Malerba, Giorgio Magistrati dell’Agenzia Spaziale Europea, Valentina Sumini del MIT di Boston, Charles Rubenstein del Pratt Institute di New York e rappresentante dell’IEEE, e il Direttore Generale di Confartigianato Vicenza Pietro Francesco De Lotto.

Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la squadra REDWARES (composta dagli studenti vicentini Alex Zecchinato, Tommaso Zocche, Giovanni Manzi, Daniel Jader Pellattiero, Matteo Zigante dell’ITS Rossi, e Pietro Milan del Liceo Quadri) che ha progettato un sistema che, installato esternamente alla navicella spaziale, avvisa in caso di impatto da parte di micro meteoriti, consentendo di individuare e quantificare l’entità del danno sulla navicella stessa.

Al secondo posto il team NEIL MARSTRONG TEAM composto da Aleska Markovic e Miroljub Mihailovic dell’Università di Padova con un progetto che prevede tute per la geolocalizzazione dei robot su Marte o sulla Luca e che, in caso di mal funzionamento delle stesse, si orienta con le stelle.

Al terzo posto, gli studenti vicentini Lorenzo Galla del Liceo Pigafetta, Giovanni Vio, Marco Derry e Anna Beltrami del Liceo scientifico Quadri, componenti della squadra YODA, che hanno realizzato un sistema che permette un feedback immediato dell’imbatto ambientale delle proprie azioni.

I primi tre classificati si sono aggiudicati un premio in denaro rispettivamente di 1.300, 1.000 e 700 euro, offerto dal Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano.
Non solo: i primi due premiati saranno ora ammessi alla selezione globale effettuata dalla NASA, che decreterà i vincitori mondiali per ciascuna categoria e i vincitori della Global Challenge a livello mondiale avranno l’opportunità di assistere ad un lancio della NASA negli Stati Uniti.
Nella scorsa edizione due team vicentini hanno ricevuto la nomination a livello mondiale in due diverse categorie: e quest’anno? Fingers crossed!

Infine un ringraziamento speciale ai nostri partner/sponsor: ESA, Interplanet, Redder, MISTI MItaly e l’associazione MIT Italy.

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