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Manovra 2023: il commento di Gianluca Cavion

Il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza: “Primo importante passo per riavviare il motore del Paese. Altri aggiustamenti però saranno necessari”

“Una Manovra scritta e approvata in tempi record considerato un Governo insediatosi in autunno inoltrato e la difficile situazione socio economica che ha richiesto uno sforzo di concretezza e razionalità, anche in termini di numeri”.

È questo il commento a caldo del presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion, dopo l’approvazione della Legge di Bilancio.
“Apprezzabile la risposta all’emergenza energetica anche con linee di intervento di più ampio respiro che incrociano le aspettative più volte ribadite da Confartigianato. La Manovra inoltre, in un quadro di compatibilità con le misure del Pnrr e i conti della finanza pubblica, si pone in continuità con i provvedimenti dal precedente Esecutivo e concentra le risorse sul quelle che è priorità assoluta: ridurre l’impatto dei rincari dell’energia su imprese e famiglie. I costi delle forniture energetiche, infatti, rischiano di minare da un lato la ripresa e la tenuta delle realtà economiche, anche in termini di export e competitività sui mercati internazionali, dall’altro la capacità di spesa dei consumatori con inevitabili ricadute, di nuovo, sulle imprese produttrici di beni e servizi. Da qui la preoccupazione delle realtà artigianali, più volte espressa – aggiunge Cavion-.  Prendiamo inoltre atto che, come sollecitato da Confartigianato, la Manovra è orientata a gettare le basi della tanto attesa riforma fiscale, a semplificare la vita delle imprese e a salvaguardare concretamente il sistema manifatturiero made in Italy, favorendo anche la creazione di lavoro in questo momento altra voce importante per una transizione, tecnologica e sostenibile ma non solo, delle imprese”.

Gianluca Cavion

Se sulle misure in tema di energia il giudizio è positivo, per Confartigianato Vicenza nella Manovra mancano voci che invece necessitano di azioni rapide e risolutive. In primis sui bonus legati all’edilizia. “Come Confartigianato abbiamo chiesto lo sblocco dei crediti fiscali incagliati delle aziende che hanno utilizzato i bonus edilizia.

Non solo auspichiamo anche il taglio degli oneri generali di sistema nelle bollette di luce e gas delle imprese con potenza superiore a 16,5 kW, e la decontribuzione triennale per le assunzioni di apprendisti”. Quanto ai bonus, per Confartigianato, la strada più semplice ed efficace è quella di affidare ad un compratore di ultima istanza come Cassa Depositi e Prestiti l’acquisto dei crediti fiscali incagliati. Circa invece ai costi dell’energia, il mondo dell’artigianato chiede di eliminare definitivamente gli oneri generali di sistema dalle bollette elettriche delle imprese manifatturiere con potenza sopra i 16,5 kW.  “Non è pensabile, infatti, chiedere ad un imprenditore passato dai 7mila euro mensili di costi energetici del 2021 ai 14mila euro mensili del 2022 di sborsare, dal prossimo anno, anche 2mila euro al mese per gli oneri generali del sistema elettrico”, precisa Cavion.

Ci sono poi altri passaggi della Manovra che, secondo Confartigianato Vicenza, avranno alcuni benefici riflessi sulle aziende artigiane. Un esempio è l’innalzamento dal 2023 delle soglie per la tenuta della contabilità semplificata che si traduce in una semplificazione degli adempimenti e della burocrazia e rendere meno onerosa la tenuta della contabilità per una platea più ampia di soggetti. Un passaggio poi riguarda anche il regime forfettario con l’innalzamento della soglia di ricavi incassati per aderire o restare nel regime agevolato da 65.000 euro a 85.000 euro, una disposizione che favorisce le imprese che possono così avere un margine superiore di ricavi da assoggettare a tassazione agevolata. Ma altre voci presenti nella manovra approvata, di natura anche più tecnica, toccano le imprese con l’intento di semplificarne l’attività e l’amministrazione.

Sul fronte della formazione al lavoro, considerato anche il gap che registra tra domanda e offerta di occupazione soprattutto per alcune specifiche figure e competenze da inserire in azienda,  Cavion auspica che sia quanto prima “ripristinata la decontribuzione totale, per i primi tre anni, del contratto di apprendistato applicato dalle imprese artigiane e dalle aziende fino a 9 dipendenti”.

“La Manovra rappresenta un primo passo importante, ma altri interventi, aggiustamenti e misure saranno necessarie su voci specifiche per centrare appieno l’obiettivo per riavviare il motore del nostro Paese costituito per il 95%, è bene ricordarlo, da piccole e medie imprese”.