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L’AZZARDO NON È UN GIOCO: UN FOCUS HA FATTO LUCE SULLA SITUAZIONE ATTUALE DELLE SALE A VICENZA

«Le nostre sono imprese fatte di persone e non di numeri. Per questo abbiamo voluto organizzare questo forum sul gioco d’azzardo, per capire cosa sta succedendo in questo mondo».

Valter Casarotto, presidente del Mandamento di Vicenza di Confartigianato, ha inaugurato così l’incontro “L’azzardo non è un gioco”, svoltosi nella sede di ViArt a Palazzo del Monte, che ha visto la partecipazione del sindaco di Vicenza, Achille Variati, della parlamentare vicentina Daniela Sbrollini (che fa parte tra l’altro della commissione Affari Sociali), di Alessandro Belluscio dell’Associazione Patto per Vicenza, del consigliere comunale Raffaele Colombara, assente giustificato il questore Angelo Sanna convocato d’urgenza a Roma. Moderatore è stato Luca Ancetti, giornalista e direttore di TvA Vicenza.
Il sindaco è stato lapidario: il governo ha scelto di non tutelare la salute dei cittadini. La “ludopatia” infatti è una vera e propria malattia. Ha poi spiegato la vicenda degli ultimi mesi, legata all’apertura di nuove sale a Vicenza, contrastata dal Comune, che si opporrà ora in qualità di massima autorità sanitaria. Ha infine confermato che sono vietate le pubblicità nel comune di Vicenza e si sta cercando di istituire, assieme alle amministrazioni dell’hinterland, un numero verde al quale i cittadini possano rivolgersi in caso di necessità.
L’on. Sbrollini ha spiegato il percorso di un provvedimento di legge che si sta preparando in commissione per regolamentare una materia che al momento non ha ancora una legge chiara, mentre Alessandro Belluscio ha portato a conoscenza dei presenti i risultati di un approfondimento riguardante gli effetti della ludopatia.
Il consigliere Colombara ha confermato che gli interessi in ballo sono enormi, giocati però sulla pelle delle fasce più deboli, annunciando per sabato 29 una manifestazione degli studenti. Infine l’assessore Tommaso Ruggeri ha sottolineato come il problema sia anche nelle pubblicità che fanno sembrare fin troppo “romantico” il gioco d’azzardo. Tutta Italia risente del problema, Vicenza non esclusa, ma forse nella nostra città si sta creando un ambiente “ostile” che ha fermato l’apertura indiscriminata di nuove sale di gioco d’azzardo.