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La stabilità del vicentino: l’occupazione dipendente artigiana nel 2025

Rimane stabile l’occupazione dipendente dell’artigianato in provincia di Vicenza: a fine giugno scorso si è registrato un -0,1% rispetto a un anno prima, dopo il +0,5% rilevato a fine 2024.

Sono i primi dati che emergono dall’indagine congiunturale semestrale sull’andamento dell’artigianato vicentino realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza, che ha coinvolto un raggruppamento di 1.682 micro e piccole imprese con dipendenti che occupano 10.558 persone. Tale invariabilità è il risultato di dinamiche opposte per territori e settori, che risentono anche della (tesa) situazione internazionale, magari rinviando gli investimenti ma non rinunciando alle risorse umane e alle loro competenze.

L’ANALISI

Come detto, a giugno scorso si è rilevata una sostanziale invariabilità dell’occupazione dipendente nell’artigianato, con una variazione pari a -0,1% rispetto a un anno prima. Si interrompe così la crescita dell’occupazione che si osservava dal 2021.
A livello territoriale si rilevano dinamiche differenti. L’occupazione dipendente artigiana cresce ancora nell’area di Vicenza (+1,0% rispetto a fine giugno 2024), nell’area Berica (+0,8%, che torna in positivo dopo due anni di contrazione) e, in maniera più contenuta, anche nell’Alto Vicentino (+0,3%). Dall’altra parte, invece, si registrano cali dell’occupazione nel Nordest vicentino (-1,5%) e nell’Ovest vicentino (-1,3%).
Al dettaglio delle attività economiche, si osserva una forte crescita dell’occupazione per Comunicazione e ICT, che segna un +4,6% rispetto ad un anno prima. In aumento anche l’occupazione nelle imprese di Artigianato artistico e Orafo (+1,3%), Alimentazione (+0,6%) e Legno e Arredo (+0,3%), mentre è stabile l’occupazione per Edilizia e Impianti (+0,1%) e Trasporti e Autoriparazione (0,0%). In flessione, invece, l’occupazione per le imprese del Benessere, che segnano un -5,0% rispetto a giugno 2024, Moda (-0,6%) e Metalmeccanica, Chimica e Concia (-0,3%).
Sebbene registrino dinamiche di segno opposto, le intensità delle variazioni dell’occupazione per genere sono molto contenute: l’occupazione dipendente femminile mostra una sostanziale stabilità con un +0,1% rispetto a giugno 2024, mentre l’occupazione dipendente maschile mostra una leggera contrazione, pari a -0,3% nello stesso periodo.
Rallenta la crescita dell’occupazione di dipendenti di nazionalità straniera, che segna un +0,8% rispetto a un anno fa, mentre a fine 2024 la variazione era del +2,8%.
In leggera contrazione i dipendenti italiani, che segnano un -0,3%, dopo la stazionarietà osservata a fine 2024 (+0,1% rispetto al 2023).
Si registra una forte contrazione per gli occupati dai 30 ai 50 anni, che segnano un -4,2% rispetto a fine giugno 2024, variazione quasi doppia rispetto al -2,2% rilevato a fine 2024. In leggero calo gli occupati under 30, che segnano un -0,5%, mentre continuano ad aumentare gli occupati con più di 50 anni, che segnano un +6,3% rispetto a un anno prima.
Continua la contrazione degli apprendisti, che a giugno 2025 registravano un calo pari a -5,2% rispetto a un anno prima (anche perché molti vengono trasformati in contratti a tempo indeterminato); per gli operai si rileva un leggero calo, pari a -0,3%, mentre gli impiegati registrano una crescita del +1,7% rispetto a giugno 2024.