L’artigianato artistico vicentino con ViArt a Villa Pojana
Artigianato artistico e di ispirazione “palladiana”: è questa la novità che i visitatori possono trovare a Villa Pojana di Pojana Maggiore grazie a Confartigianato Vicenza.
Dda questo periodo fino a tutto ottobre propone le presenze creative organizzate da ViArt, cui è affidato il compito di occuparsi delle aperture e della gestione del bookshop (il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).
Assieme alle altre ville palladiane del Veneto, anche Villa Pojana è nella lista Unesco dei patrimoni dell’umanità; venne commissionata ad Andrea Palladio dal vicentino Bonifacio Poiana: probabilmente il progetto risale al finire degli anni ’40 e i lavori risultano terminati nel 1563, quando è compiuta la decorazione interna eseguita dai pittori Bernardino India e Anselmo Canera e dallo scultore Bartolomeo Ridolfi. Sembra che l’architetto ricerchi qui la logica “utilitaria” dell’edilizia termale antica, con un linguaggio straordinariamente sintetizzato nelle forme e astratto, quasi metafisico. L’assenza di ordini e di parti in pietra lavorata, se non nei portali della loggia, deve avere assicurato una globale economicità nella realizzazione dell’opera.
ViArt, progetto di promozione dell’Artigianato Artistico Vicentino che ha l’obiettivo di valorizzare, promuovere e sostenere la creatività e la manualità contemporanee, ha pensato per l’occasione a un bookshop tutto Made in Vicenza, con una logica totalmente nuova del souvenir, a cominciare dalla matita Perpetua realizzata da Alisea in polvere di grafite riciclata che, abbinata a uno speciale polimero, acquisisce durezza, resiste agli urti e non sporca le mani.
Dal canto suo, Arbos propone una linea di quaderni, taccuini e altra cartoleria ispirata ai “Quattro Libri dell’Architettura” del Palladio, realizzati in carta riciclata al 100%, frutto di un analogo rispetto per l’ambiente e del patrimonio di conoscenze tecniche caratteristico del lavoro artigiano.
Con un originale libro dedicato alla vita e all’opera del Palladio, Kite Edizioni accompagna invece i ragazzi in un viaggio attraverso lo straordinario patrimonio artistico lasciatoci dal geniale maestro tra bellezza e funzionalità, eleganza e rigore, riferimenti classici e operare moderno: il racconto scritto è di Luigi Dal Cin, le illustrazioni di Cristina Pieropan.
La Stamperia d’Arte Busato allinea litografie e acqueforti di Vico Calabrò, Galliano Rosset e Dunio Piccolin, ribadendo la raffinatezza che deriva ai suoi prodotti dai materiali utilizzati e dal sistema di stampa esclusivamente artigianale: dai torchi a stella, girati a mano foglio per foglio, escono dei capolavori di arte grafica, frutto di lungo e paziente lavoro di incisione o disegno eseguito dagli artisti professionisti: ogni copia viene firmata e numerata dall’autore per certificarne la provenienza e l’originalità.
Dalla passione per l’arte e per l’architettura dalle proporzioni perfette nasce anche PALLADIObags, una linea di pelletteria e accessori analogamente ispirati al Palladio, esempio di un Made in Italy che riprende la grande tradizione dell’artigianato tessile e della lavorazione della pelle; la tramatura del tessuto riproduce come in un arazzo i disegni originali dei progetti palladiani tratti dai “Quattro libri” del 1507 tra borse, oggettistica per la casa e accessori moda.
Un occhio nuovo sulla città di Vicenza è offerto poi da El Salbaneo, che propone delle bugie in porcellana con lo skyline della città, dove basta accendere la candela per illuminarne il ricordo. Con la porcellana di Limoges, la ditta sviluppa una serie di oggetti che “sfidano” la materia lavorandola a sfoglia, mentre la decorazione è ottenuta creando diversi spessori: la diversa traslucentezza del materiale fa apparire il profilo del panorama cittadino.
Ispirate al Palladio sono anche le Serliane portacandele in ceramica raku realizzate da Argilla e Mani, tecnica di origine giapponese il cui termine significa “gioire il giorno”, ossia vivere in armonia con le cose secondo la filosofia zen; l’argilla refrattaria viene cotta a 950°, i pezzi vengono estratti ancora incandescenti dal forno e deposti tra la segatura o foglie secche ottenendo così una riduzione, gli smalti diventano iridescenti e acquisiscono le particolari crepature superficiali.
Dulcis in fundo La Gata, un dolce genuino, frutto del sapiente lavoro dei pasticceri che in seno a Confartigianato Vicenza hanno unito i loro sforzi, la loro conoscenza e analizzato le antiche ricette per dare vita a una torta che fosse tipica espressione del territorio berico. Il dolce è prodotto solo con ingredienti locali di prima qualità e si è presto affermato, anche tra i turisti come souvenir, perché è buono e divertente, giocando sulla nomea di “magnagati” dei vicentini.
ViArt, soggetto tra i firmatari e sostenitori della Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico, è aperto ad altre partnership e collaborazioni con musei, fondazioni, scuole ed enti di formazione, organizzazioni e realtà di promozione culturale e turistica, associazioni, istituti e case editrici interessate a favorire la crescita dell’artigianato e del made in Italy con progetti di respiro internazionale.