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Iscrizioni scolastiche, bene meccatronica e informatica

I dati delle iscrizioni alle superiori per il prossimo anno scolastico dicono che nel Vicentino si conferma il primato dei licei, con un +4%

Particolarmente si registra un incremento dello Scientifico, opzione Scienze Applicate (+1,2%). Sul fronte degli Istituti Tecnologici, pur registrando una lieve flessione generale, crescono gli indirizzi “Meccanica, Meccatronica, Energia” (+0.5%) e “Informatica e Telecomunicazioni” (+0.8%). Gli Istituti Professionali perdono un punto percentuale ma, nonostante la situazione di difficoltà, gli indirizzi Industria e Artigianato per il Made in Italy (+0.2%) e Manutenzione e Assistenza Tecnica (+0,2%) registrano un saldo positivo.

Nonostante la pandemia e la didattica a distanza, circa 22.000 studenti vicentini delle primarie e secondarie ritorneranno sui banchi per un nuovo anno scolastico. La nota più evidente di questa ripartenza è il confermato e accresciuto calo demografico: si registra un -9.3% tra i bambini iscritti alla scuola primaria a Vicenza e un -3.1% tra i ragazzi delle superiori. Percentuali confermate anche a livello regionale. Rispetto alla scelta della scuola superiore, crocevia per il futuro professionale, le famiglie vicentine sembrano preferire i licei (che passano dal 39.1% al 42.4%), che rappresentano la forte e generalista cultura di base rispetto agli istituti tecnici, capaci di garantire occupabilità immediata (passano dal 44.8% al 41.3%). Fin qui i risultati si allineano al Veneto, mentre nel caso della situazione degli Istituti Professionali, Vicenza registra un +0.3% contro il -0.6% regionale.

Nell’analizzare tuttavia gli Istituti Tecnici, bisogna fare dei distinguo tra l’indirizzo commerciale e quello tecnologico. Il primo in Veneto registra un contraccolpo sostanziale (-1.9%) mentre il secondo migliora (+0.9%). 

Quanto al liceo scientifico, le famiglie preferiscono l’opzione Scienze Applicate (+1%) e l’indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia (+0.6%), e negli Istituti Tecnologici quello Informatico (+1.6%). Una tendenza confermata integralmente anche in Area Berica.Questo trend fa ben sperare, perché va a riempire i grandi vuoti di domanda del mondo imprenditoriale, in particolare della micro e piccola impresa.

D’altra parte, non c’è motivo che un liceale (soprattutto dell’indirizzo Scienze Applicate, fortemente orientato verso l’Informatica) non possa decidere di iscriversi a un ITS e di capitalizzare le sue competenze STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) con un lavoro nel mondo aziendale.Infatti le imprese non hanno bisogno soltanto di diplomati ai Professionali o ai Tecnici, ma puntano a figure intermedie che sappiano fare da interfaccia tra le diverse aree della produzione, della logistica, della progettazione, del commerciale e della sostenibilità.

I commenti

“Questi piccoli segnali positivi, sia a livello provinciale che regionale, in controtendenza con il nazionale, devono incoraggiarci – afferma Sandro Venzo, assessore a Scuola, Formazione e Lavoro di Confartigianato Imprese Vicenza – a continuare nella nostra costante attività di orientamento e di sostegno al mondo scolastico. Le famiglie non devono farsi fuorviare da messaggi spesso contradditori, ma devono fare attenzione ai dati generali e alle tendenze. Il futuro sostenibile avrà due grandi direttrici, sia a livello europeo che internazionale: il ‘green’ e il digitale. Le scelte in crescita sul fronte della meccatronica, dell’informatica e del Made in Italy fanno ben sperare sul capitale umano di domani”.
“Nel Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza – prosegue Venzo – , sono stati dedicati più di 16 miliardi alla componente ‘potenziamento delle competenze e diritto allo studio’ della Missione Istruzione e Ricerca, parte dei quali saranno indirizzati alla riforma sull’orientamento e al potenziamento degli ITS, perché il Paese ha capito che lo sviluppo dipenderà soltanto dalle nuove competenze tecnologiche e ambientali dei nostri giovani e dalla formazione dei docenti, sulla quale il Piano ha fatto un’importante riflessione, sia in termini di aggiornamento professionale obbligatorio che di riconoscimento di crediti formativi per l’avanzamento di carriera”.

“Condivido l’analisi sui dati vicentini fatta dall’Ufficio Scuola di Confartigianato – commenta Carlo Alberto Formaggio, Provveditore degli Studi di Vicenza -. Nel leggere i numeri bisogna anche tenere presente che le iscrizioni alle scuole superiori sono avvenute quest’anno in piena situazione di emergenza causa Covid. Infatti, non sono state consentite dalle disposizioni ministeriali attività di orientamento in presenza, e quindi i tradizionali Open Day o gli stage dentro la scuola sono stati attuati solo a distanza. Il lato positivo è che sicuramente sono stati sviluppati nuove competenze e nuovi strumenti di orientamento sia per il personale che per le famiglie, ma è mancato il contatto diretto e il mio augurio è che l’anno prossimo le attività possano riprendere integrate tra le innovazioni digitali e le tradizionali iniziative in presenza”.