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Incidente stradale: liberi di scegliere il carrozziere di fiducia

Da metà febbraio ha preso il via la campagna social “Scegli il tuo carrozziere di fiducia”.

Si tratta di un’iniziativa promossa dai Carrozzieri Confartigianato del Veneto, cui aderisce anche Vicenza, dedicata agli automobilisti per invitarli a rivolgersi sempre al proprio carrozziere di fiducia in caso di incidente. Sì, perché capita che, in caso di sinistro con l’auto, le compagnie assicurative indirizzino il loro cliente verso un’officina convenzionata. “Si chiama ‘canalizzazione’ – spiega Roberto Cazzaro, presidente degli Autoriparatori vicentini – ed è un tentativo di controllo del mercato dell’Autoriparazione da parte delle compagnie assicurative”.

Per chiarimenti

La campagna social invece ribadisce, ancora una volta, che in realtà l’automobilista ha totale e piena libertà di scelta su dove e da chi farsi riparare l’auto. Utilizzando i social, quindi, le imprese del settore non solo vogliono far chiarezza su un fraintendimento che può portare l’ignaro utente a compiere alcune scelte, ma si pongono anche a tutela delle imprese, che rischiano di subire una concorrenza poco leale.
Continua Cazzaro: “L’automobilista coinvolto in un sinistro, una volta compilato il CID (Constatazione Amichevole), è libero di portare la macchina incidentata dal suo carrozziere di fiducia, il quale si occuperà della gestione della pratica. Non c’è obiettivamente nessun motivo perché si debba scegliere la carrozzeria ‘consigliata’ solo perché così è indicato tra le condizioni del contratto assicurativo. Ricordo, inoltre, che queste condizioni sono già state annullate con sentenze della Cassazione e che il Codice delle Assicurazioni ribadisce a chiare lettere la libertà di scelta sul professionista che deve intervenire sul mezzo incidentato. Come Confartigianato, poi, non è la prima volta che interveniamo sul tema”.

“Con questa campagna – conclude Cazzaro – ribadiamo il concetto, perché non si creino situazioni spiacevoli che favoriscono alcuni a scapito di altri. Le nostre imprese sono a disposizione di tutti in egual misura e trattano tutti con la medesima professionalità e competenza. Solo questi elementi fanno la differenza, il resto va valutato attentamente”. 

La campagna social, partita a febbraio, non è che la prima di una serie di iniziative a tutela delle 985 imprese artigiane (per un totale di 3.138 addetti) che operano nel settore, realtà a cui le persone si affidano per mantenere in buono stato il proprio mezzo ma anche per avere consigli, come in questo caso.

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