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L’impresa è sostenibile

Percorrere questa strada non è solo doveroso, ma anche conveniente. E per farlo il supporto qui c’è

Un tempo, a sentir parlare di “sostenibilità” qualcuno immaginava solo l’ennesimo (e insostenibile) insieme di obblighi. Oggi, invece, si sta capendo che la Sostenibilità conviene, tanto ai cittadini quanto alle imprese. Al di là del dovere morale che ciascuno di noi ha verso le generazioni future, cioè il garantire loro un mondo “vivibile”, il fatto è che ogni attività d’impresa non può più sottrarsi a una serie di standard nei quali dimostrare la propria attenzione per il contesto ambientale e sociale: glielo chiedono non solo le norme, ma anche le altre aziende con cui lavora; e glielo chiede la clientela, sempre più sensibile ed esigente su questo tema. Ma c’è un ulteriore aspetto da tener presente: praticare la Sostenibilità è conveniente perché, quando viene messa in pratica (spesso tirando fuori idee intelligenti e magari a costo zero), consente di risparmiare soldi, energia, risorse.

La conferma è giunta, portando esempi concreti, anche durante la recente Settimana per l’Energia e la Sostenibilità promossa a livello nazionale da Confartigianato, concretizzatasi in decine di eventi realizzati in cinquanta sedi territoriali – Vicenza compresa – sui temi della Transizione “green”.

Tirando le somme della manifestazione, il presidente Confartigianato Marco Granelli ha osservato che si è trattato di un’importante occasione di confronto a tutto campo tra mondo delle imprese, istituzioni ed esperti, sia italiani che di livello internazionale, su tutti i “pilastri” riguardanti la Sostenibilità economica, sociale e ambientale. Con quale obiettivo? Contribuire a costruire e a orientare un nuovo modello “possibile” di sviluppo economico e sociale, in cui l’Artigianato e la Micro e Piccola Impresa possono (e talvolta sono) essere protagoniste. 

“Gli artigiani e le MPI – ha osservato a tale proposito Granelli – sono già impegnati in azioni per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, ma anche a operare in modo etico e responsabile verso le comunità di appartenenza e nel rispetto del territorio. Sono sforzi che devono però essere accompagnati da politiche e interventi orientati ad affrontare la transizione in atto. C’è molto da fare sul piano delle politiche pubbliche, nel campo degli investimenti per la lotta al cambiamento climatico, per l’eliminazione della burocrazia che spesso rallenta i processi virtuosi e ostacola l’attivazione di nuovi e fondamentali strumenti, come le Comunità Energetiche. È necessario ‘mettere a terra’ un sistema di incentivi che favoriscano l’autoproduzione di energia e l’efficienza energetica degli impianti produttivi, fortunatamente previsti, su nostra importante azione di pressione sulle istituzioni, nel PNRR integrato dal programma RepowerEU”.

Durante l’incontro di chiusura della Settimana, l’impegno del Governo in tal senso è stato testimoniato da Giacomo Vigna, dirigente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il quale, dopo aver apprezzato l’iniziativa di Confartigianato, ha sottolineato “la necessità di scelte razionali e ponderate, soprattutto adeguate alle Micro e Piccole Imprese, nell’applicazione delle norme in materia ambientale. Le transizioni ‘green’ ed energetica sono aspetti centrali del presente e del futuro, ma soffrono di troppi ideologismi, che rischiano di compromettere la competitività delle nostre aziende”. Vigna ha anche indicato le misure di incentivazione messe in campo dal Ministero e dal Governo, tra cui la “Sabatini green”, e i provvedimenti del Disegno di legge “Made Italy” per promuovere e sostenere l’italianità delle filiere del Legno e del Tessile.

Sul fronte delle esperienze concrete in materia ambientale, all’incontro conclusivo della Settimana per la Sostenibilità promossa da Confartigianato è intervenuto anche Michele Zilla, direttore generale del COBAT, spiegando il funzionamento di questa piattaforma di servizi per l’Economia Circolare, nata trent’anni fa e che oggi riunisce cinque Consorzi di filiera per raccolta, stoccaggio e avvio al riciclo dei rifiuti di pile e accumulatori, apparecchiature elettriche ed elettroniche, pneumatici fuori uso, rifiuti in fibra di vetro, prodotti tessili giunti a fine vita. Lo stesso Zilla ha sottolineato: “Siamo di fronte a un cambiamento epocale per le imprese e i consumatori. La transizione ecologica passa dalle persone: è una vera e propria ‘rivoluzione’ che impone un percorso culturale orientato al riuso e al riciclo”.

La Sostenibilità, perciò, è un impegno e un dovere oggi richiesto a tutti, che si realizza con una rivisitazione complessiva dei modelli di sviluppo, di società e d’impresa sinora adottati. Per questo il dialogo e la collaborazione tra componente economica, sociale e istituzionale è fondamentale. 

Senza scordare che il “ben fatto”, cioè il “fatto per durare” e senza sprechi, rientrano da sempre tra le peculiarità dell’artigianato. Nel processo di cambiamento, anche le MPI possono fare molto, adottando processi di produzione e sviluppo che rientrano in una logica complessiva di Sostenibilità ed Economia Circolare.

Proprio per questa ragione, la Confartigianato vicentina ha deciso di essere a fianco delle imprese in tale cammino, che può talvolta suscitare dubbi o preoccupazioni, ma che è anche fonte di nuove opportunità di crescita. L’attivazione di un Centro specializzato (lo hub “Impresa Sostenibile”) per l’erogazione di servizi e consulenze a 360 gradi in materia, offre oggi un supporto a tutti gli imprenditori che stanno percorrendo tale strada. Anche di ciò parla questo numero di FareImpresa.


Hanno collaborato a questo numero:
Nicola Carrarini, Erika Faggion, Sandra Fontana, Massimo Meggiolaro, Sabrina Nicoli, Andrea Rossi, Valentino Varotto, Valeria Vicariotto, Alessio Zordan.

Direttore responsabile: Antonio Stefani
In redazione: Valentina Celsan, Stefano Rossi
Contributi multimedia: Corrado Graziano, Davide Samadello, Federica Vencato
Coordinamento editoriale: Stefano Baroni

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