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IL VICENTINO GIANCARLO GILI ALLA GUIDA DELLA FEDERAZIONE REGIONALE LEGNO DI CONFARTIGIANATO IMPRESE VENETO

Giancarlo Gili

Giancarlo Gili, vicentino, titolare di un’azienda di serramenti in legno, succede a Donato Pedron alla guida della Federazione Regionale Legno di Confartigianato Imprese Veneto.

La staffetta tra i due è frutto di un accordo conseguente alla nomina di Pedron alla Presidenza di EBAV, l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto.
Giancarlo Gili, dirigente molto attivo, è componente del Consiglio Nazionale del settore legno edilizia, promotore del Consorzio Regionale Fenestra Veneta e presidente della categoria a Vicenza. Dopo il passaggio di testimone avvenuto nel corso dell’ultimo direttivo regionale di categoria, Gili ha ringraziato Donato Pedron ricordando le tappe più significative del percorso regionale della categoria per il quale ha garantito la continuità.
Fra le attività ricordate dal neo presidente, il Consorzio Fenesta Veneta la cui iniziativa va rilanciata, la costituzione del Gruppo Regionale Imprese Boschive legata alle attività per lo sviluppo della montagna veneta e la valorizzazione della risorsa legno, l’implementazione dell’e-commerce nelle operazioni di vendita con particolare riferimento al settore arredo. Donato Pedron, dal canto suo, ha dichiarato che non farà mai mancare il suo apporto alla categoria conservando la carica di presidente regionale di mestiere legno arredo.
Il presidente Gili ha un sogno che intende realizzare: l’inserimento della materia “tecnologie del legno nelle costruzioni” all’interno dei programmi didattici degli istituti medi superiori per geometri a partire da quelli di Vicenza.
«Abbiamo raggiunto un importante risultato su scala nazionale – sottolinea Gili – che ora andremo ad applicare assieme ai dirigenti scolastici della provincia di Vicenza, per cui fin da questo anno scolastico partiremo con una scuola in cui il legno reciterà una parte importante, creando figure professionali versatili e in grado di garantire competitività alle imprese del settore».
Nell’elencare i punti qualificanti del nuovo mandato quadriennale iniziato a settembre, Gili ha posto davanti a tutti la comunicazione e la formazione, ma anche una implicazione di natura etica, facendo riferimento alle aziende che stanno operando in una maniera non consona a quella che la professione meriterebbe. Sempre in tema di formazione, Gili ritiene necessaria una rivalutazione della figura del falegname agli occhi del giovane, che non deve più pensare al “vecchio” ragazzo di bottega pieno di segatura e sporco di colla, ma a un professionista che lavora con macchinari altamente tecnologici.