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Facelook 3.0, un progetto per la crescita nella comunicazione digitale per gli operatori di bellezza

Avviato il portale che aiuta gli “operatori della bellezza” a intensificare la loro presenza (e il rapporto coi clienti) sul web. Uno strumento di comunicazione ormai indispensabile. 

Mai come in questo periodo il mondo dell’impresa si trova a fare i conti con un repentino cambiamento nei comportamenti di acquisto dei consumatori; di conseguenza, il mercato sta dettando nuove regole d’ingaggio verso i clienti che cambiano rapidamente le loro abitudini, specialmente in presenza di situazioni impreviste come la pandemia.
È un quesito che si pongono particolarmente le imprese di servizio alla persona, come parrucchieri ed estetisti, che avvertono la necessità di recuperare il contatto coi clienti non solo all’interno dei loro saloni e centri di bellezza ma anche nel mondo virtuale, accompagnando le loro decisioni nella scelta di prodotti e servizi di bellezza.

Da qui la crescente presenza nel web e nei social, a cui i “professionisti della bellezza” ricorrono per rafforzare con i propri clienti quella relazione che a causa del Covid è venuta meno.

Per questo Confartigianato Vicenza ha lanciato il portale FACELOOK 3.0.

In pratica si tratta di uno sportello virtuale a disposizione degli operatori del look che offre orientamento, proposte di servizio, opportunità per l’accesso a contributi, a chiunque voglia avviare un progetto di comunicazione digitale.
Il portale consente non solo di accedere a una serie di video tutorial sui temi della comunicazione digitale (dagli strumenti più idonei, agli errori da non commettere, fino all’importanza dell’immagine aziendale, e della gestione clienti attraverso il CRM). Obiettivo di FACELOOK: permettere alle imprese del settore di fare un salto di qualità nel mondo digitale, dove sempre più i clienti vanno in cerca, osservano e alla fine scelgono servizi e prodotti di bellezza.
“Alla base dell’iniziativa, insomma, sta la necessità di aiutarci a trovare il modo di comunicare correttamente l’identità e la professionalità della singola impresa del settore, e quindi di individuare strategie di comunicazione digitali più ideone – spiegano Renata Scanagatta e Valeria Ferron, presidenti della categorie Acconciatori ed Estetica-, permettendo alle aziende di accedere anche ai contributi previsti in tema di digitalizzazione” (parte del sito infatti è dedicata anche a questo).

“Quanto accaduto nella primavera del 2020 deve spingere gli operatori della bellezza a innovare e seguire il trend della trasformazione digitale – continuano Scanagatta e Ferron-: il mercato si sposta laddove i clienti sono più facilmente raggiungibili e, una volta cessata la pandemia, sarà difficile tornare indietro. Imparare a utilizzare efficacemente nuovi sistemi di comunicazione digitale non è più facoltativo ma necessario”. 

Nel settore alcuni pionieri già da tempo sperimentano soluzioni che rendono più agevole la “customer experience”, attraverso ad esempio app personalizzate, piattaforme integrate, sistemi virtuali per scegliere il proprio trattamento di bellezza. Il portale FACELOOK 3.0 si propone di rendere più diffusa, e a beneficio di molti operatori della bellezza, l’adozione di strumenti digitali che permettano di approcciare i loro clienti.
Gli strumenti digitali hanno sostituito la nostra vetrina e vanno curati con la stessa attenzione, è stato spiegato ne presentare l’iniziativa. Se prima del marzo 2020 l’utilizzo dei vari canali social potevano essere “improvvisati” ora non è più possibile: la loro importanza nel mantenere e alimentare il rapporto con i clienti è tale che c’è bisogno di pianificazione. Ogni canale ha una sua logica, è adatto a un contenuto e non ad un altro, intercetta un certo tipo di clientela …; per cui ogni canale deve avere una sua strategia di comunicazione. Servono adeguati piani editoriali e contenuti che siano elementi differenziali rispetto agli altri soggetti nel mercato.

Un esempio: non vanno solo ‘comunicati’ prodotti e tecnologie dei centri di bellezza, ma anche temi che hanno un’impronta informativa ed educativa che solo noi possiamo dare.

Il progetto ha il supporto del Digital Innovation Hub di Confartigianato Vicenza e il sostegno di EBAV, anche al fine di promuovere la crescita e maturità digitale delle imprese.