Elezioni Europee 2014: un sondaggio esplora le intenzioni di voto degli artigiani veneti
![La conferenza stampa di presentazione del sondaggio La conferenza stampa di presentazione del sondaggio](https://www.confartigianatovicenza.it/wp-content/uploads/2014/05/voto_artigiano.jpg)
Per chi intende votare alle prossime elezioni Europee del 25 maggio il mondo degli artigiani che, in Veneto, conta oltre 208mila tra titolari, soci e collaboratori familiari? Il loro voto si discosta da quello dei veneti oppure no? E inoltre, quale la fiducia dei piccoli imprenditori nei leader politici locali e nazionali? E nel Governo?
Queste le domande che la Confartigianato del Veneto ha fatto sottoporre all’Istituto Demetra Opinioni.net con il sistema CATI, a un campione di oltre 800 titolari di altrettante imprese artigiane operanti in regione. Ed i risultati sono per certi versi sconcertanti.
Sulla Politica Regionale resta campione di fiducia il Governatore Luca Zaia (con il 72% di consensi) seguito a distanza dal Sindaco Flavio Tosi (49%), mentre chiudono lontani Renato Brunetta (25%) e Flavio Zanonato (20%); anche la politica della maggioranza in regione viene ampiamente promossa con il 66% dei consensi mentre arrancano tutte e tre le opposizioni (centro sinistra, NCD e UDC) ben al di sotto del 25%. Ma è il dato sulla fiducia all’attuale Premier Matteo Renzi che colpisce.
Gli artigiani veneti gli riconoscono infatti, il 59% di giudizio positivi. Dato che va oltre la fiducia sia nelle possibilità che l’attuale Governo riesca a portare il Paese fuori dalla crisi (No per il 56% degli intervistati) sia della fiducia nell’azione di governo che però, ottiene un consenso molto buono: 54%.
Il primo posto di Matteo Renzi è netto. Matteo Salvini lo segue a ruota ma fermandosi al 31%, Silvio Berlusconi è al 27%, con un calo vistoso rispetto alle politiche del 2013 di -4 punti percentuali, crolla Grillo fermatosi al 24% con -11 punti dalla rilevazione di febbraio 2013 e anche Alfano è solo al 21%. Anche lui in calo di 8 punti rispetto alle politiche.
Sull’orientamento di voto emergono le indicazioni più interessanti. Crolla infatti lo “storico” muro tra artigiani veneti e Centro Sinistra che vola nei sondaggi al 34% distaccando moltissimo il terzetto formato da M5S, FI e Lega Nord che si “fermano” tutti ad un 18%. Il “voto” artigiano si differenzia quindi da quello generale veneto in particolare per una maggiore bocciatura nei confronti del Movimento 5 stelle (18% invece che 22%) e nel premiare un po’ di più Forza Italia (+ 2 punti dalla media regionale) e Lega Nord (+ 6 punti percentuali). NCD resta invece al 5%, comunque oltre la soglia di sbarramento delle europee.
«C’è un passaggio epocale –commenta Giuseppe Sbalchiero, presidente della Confartigianato Imprese Veneto-. la grande fiducia in Zaia, da un lato, e Renzi dall’altro, significa che gli artigiani votano le persone e non più gli schieramenti politici. Considerazione avvallata dal fatto che quasi la metà degli intervistati (43%) non si riconosce più in una collocazione politica. Ecco quindi che i tabù politici cadono di fronte ai programmi e agli impegni e ci sia allontana velocemente da chi sa solo contestare i progetti degli altri senza proporre».
«Si ripropone infine anche nell’artigianato –conclude Sbalchiero- una forte astensione e indecisione: un artigiano su quattro dichiara che non andrà a votare ed, uno su dieci, che è ancora indeciso. A prescindere da chi vincerà le prossime elezioni europee, due sono i miei auspici. Primo che le Elezioni Europee non vengano prese sotto gamba perché non sono “di serie B”. Li si decidono troppe norme e regole che impattano quotidianamente con noi piccoli imprenditori italiani quindi dobbiamo eleggere rappresentanti seri e di valore. Secondo mi sento di concludere con un appello al voto. Votare è un nostro diritto e va sempre rispettato».