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Elezioni Comunali 2024: le idee di Confartigianato

Saranno quasi 500mila (496.115 per l’esattezza) i cittadini chiamati alle urne per rinnovare i Consigli comunali ed eleggere il sindaco in 75 Comuni vicentini. La prossima tornata di elezioni amministrative vede coinvolto il 72,8% dei Comuni della provincia, una realtà dove hanno sede 44.820 imprese (pari al 56,1% del totale) di cui 13.412 artigiane (il 58,4% del totale artigianato).

Considerato ciò, come sempre in queste occasioni, Confartigianato Imprese Vicenza ha redatto un Piano Strategico da inviare ai diversi candidati, un documento in cui si evidenziano le principali aree – ne sono state individuate 7 – ritenute centrali e di vitale importanza per il mondo dell’impresa e della società in generale; tale documento naturalmente si arricchisce con le specifiche dei diversi territori che interessano le Aree dei Raggruppamenti. L’obiettivo di questa azione sindacale da un lato è far sentire la voce degli artigiani e portare all’attenzione dei candidati problematiche legate alle attività imprenditoriali, dall’altro individuare altrettanti temi sui quali il contributo di Confartigianato può essere di utile interpretazione. Su tutto, la volontà di aprire un dialogo con chi il territorio lo vive ogni giorno: amministratori locali, artigiani e cittadini.

I TEMI IN EVIDENZA

Ecco, in sintesi, i temi individuati da Confartigianato Imprese nel Documento per i candidati alle elezioni amministrative.

1. Fiscalità locale IMU

Imposte con aliquote differenti, terminologie diverse per individuare le varie casistiche, testi delle delibere “personalizzate” da ogni Comune, rendono l’analisi dell’IMU sempre più complessa, con il rischio di interpretazioni non corrette. L’auspicio è quindi di una griglia IMU 2025 a vantaggio della trasparenza e della semplificazione che si ottengono anche tramite l’uniformità dei regolamenti comunali

2. Viabilità e mobilità

Punto di partenza è un’analisi aggiornata degli sviluppi e delle criticità sorti con l’apertura della Superstrada Pedemontana Veneta e dei cantieri dell’Alta Velocità, il tutto in un’ottica sovra-comunale per una programmazione e gestione delle problematiche più rapida ed efficiente. Resta aperto il nodo del prolungamento della A31 a Nord verso il Brennero, che Confartigianato ritiene quanto mai strategico.

3. Efficienza energetica

Costi dell’approvvigionamento energetico e produzione di energia da fonti alternative a quelle fossili sono due facce della stessa medaglia. Al di là delle indicazioni che arrivano dall’Europa, è quanto mai evidente che serve un cambio di passo. Confartigianato è impegnata nella promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che permettono l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia elettrica. A trarre beneficio da tali realtà non sarebbero solo le imprese, ma anche i cittadini e le stesse Amministrazioni qualora aderissero. Si ricorda che le CER permettono pure benefici indiretti, come quelli ambientali e sociali.

4. Ambiente

Nello specifico si parla di TARI, ovvero la tariffa per lo smaltimento rifiuti. Anche in questo caso gli enti devono ben ponderare le tariffe, razionalizzandole e applicandole in maniera più equa, anche con attenzione alle voci che le compongono. Va inoltre avviata una riflessione, quanto più obiettiva, riguardo ai termovalorizzatori.

5. Sostegno al lavoro

Attrarre e trattenere competenze e professionalità da inserire in azienda non è solo compito degli imprenditori, ma anche del territorio. Favorire servizi quali asili nido e scuole d’infanzia, o una migliore e maggiore accessibilità agli stessi, creare servizi a favore della comunità in generale e delle famiglie in particolare, sono elementi che possono favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne e attrarre nuovi nuclei. Quanto alle imprese, lo smartworking utilizzato in tempo di pandemia è diventato una scelta per molte realtà produttive, con positive ricadute anche sulla viabilità e relativo inquinamento.

6. Governo e gestione del territorio

Riqualificare edifici, ridurre il consumo di suolo, migliorare la qualità della vita dei cittadini con riordino degli spazi urbani, favorire la sicurezza, guardare oltre il “campanile” agendo in sinergia con gli altri Comuni, fare attenzione al mondo produttivo anche attraverso la lotta all’abusivismo, promuovere il turismo, sono alcune delle azioni che i Comuni possono mettere in campo per sviluppare i territori. Lo sviluppo passa anche attraverso le imprese che in un territorio operano, contribuendo al suo benessere: ecco allora che la loro partecipazione alla vita amministrativa può dare un utile contributo, ed ecco perché la burocrazia locale va almeno alleggerita.
Sempre all’ordine del giorno poi il tema della sicurezza intesa a 360° gradi e che va gestita dagli attori coinvolti, tra cui cittadini e imprese, in maniera collaborativa e concreta.

7. Sostegno ai cittadini

La quota della popolazione anziana cresce progressivamente anche nei territori vicentini, e perciò vanno pensati servizi e strutture che permettano loro di muoversi in autonomia, o li supportino a fronte di difficoltà fisiche e non. Va anche favorita una cultura intra-generazionale in cui chi ha i capelli bianchi può trasmettere saperi e competenze ai più giovani, i quali possono ricambiare con il supporto nell’utilizzo degli strumenti digitali, ormai necessari per l’accesso a molti servizi.