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Decreto Rilancio

Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34

Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il 20 Maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge denominato “Rilancio”.
Nel decreto sono contenute una vasta serie di interventi nei confronti delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie mirati al sostegno (forse sarebbe il nome più giusto!) per i danni provocati dalle chiusure delle attività che si sono rese necessarie per contenere l’epidemia da COVID-19.
Il decreto integra una prima serie di interventi disposti con il “Cura Italia” e il “Liquidità”.

Per le piccole imprese sono previsti:

  • lo spostamento dei versamenti di tributi e contributi dalla originaria scadenza di marzo, aprile, maggio al settembre p.v.; 
  • la copertura di ulteriori 5+4 settimane di sospensione dal lavoro per i dipendenti con quasi un miliardo di dotazione a FSBA; 
  • l’indennità per i lavoratori autonomi anche per il mese di aprile;
  • contributi a fondo perduto per il ristoro della perdita di fatturato del mese di aprile; 
  • un parziale rimborso dei costi di affitto degli immobili strumentali per i mesi di marzo, aprile, maggio; 
  • una riduzione del costo della bolletta elettrica per i mesi di marzo, aprile, maggio; 
  • un parziale rimborso per i costi sostenuti per la sicurezza in azienda; 
  • l’esenzione del versamento IRAP per il saldo 2019 e il primo acconto 2020.

Tutti questi interventi sono tra loro cumulabili.

C’è poi un intervento che può più propriamente stare sotto il termine di “Rilancio” ed è l’innalzamento al 110% degli incentivi per ecobonus e sismabonus, con la novità del credito d’imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e assicurazioni. Su questo intervento ci siamo espressi positivamente evidenziando però una serie di criticità sulla cessione del credito che potrebbero penalizzare le nostre imprese e la reale forza del provvedimento.

Come detto, si tratta di una vasta serie di misure che corrispondono ai filoni di intervento che come Confartigianato avevamo chiesto fin dai primi di marzo. Che non devono essere ammazzati dai tempi lunghi di erogazione e dalle complessità burocratiche che hanno ridotto l’efficacia dei precedenti interventi, in particolare sulla liquidità.

L’Associazione è a disposizione dei Soci per quesiti personalizzati inviando la propria richiesta qui

Scarica di seguito le slide suddivise per tematica oppure il documento complessivo

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