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Croazia, grazie a Confartigianato incontri con imprenditori e studenti

La vicepresidente della Regione Istria, Viviana Benussi, è stata ospite nei giorni scorsi dei Metalmeccanici di Confartigianato Vicenza per una duplice motivazione: da un lato far conoscere le opportunità offerte dai fondi strutturali in Croazia, dall’altro conoscere il nostro sistema scolastico e le potenzialità del nostro sistema produttivo.

La parte relativa alla conoscenza delle opportunità d’investimento in Croazia si è svolta con un incontro aperto agli imprenditori, che ha visto anche la partecipazione anche del Console della Repubblica di Croazia Natasa Degiuli Kos e, in veste di relatori, di Andrea Rossi (responsabile Ufficio Estero Confartigianato Vicenza), che ha spiegato quali sono le possibilità offerte dai fondi strutturali nella nostra regione, e di Edita Galinec Bilaver (dell’Ufficio ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) di Zagabria che ha spiegato le opportunità offerte dal Fondo europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) per investimenti in macchinari e tecnologie produttive 2014\2020 in Croazia.
I due bandi che maggiormente possono interessare le aziende della metalmeccanica sono il 3d1.1.1 e il 3d1.1.2, che si pongono l’obiettivo di incoraggiare lo sviluppo delle piccole medie imprese; nel primo caso finanziando il miglioramento delle capacità produttive dell’azienda o di nuove unità attraverso l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature; nel secondo caso finanziando il miglioramento della capacità produttiva delle aziende attraverso investimenti in nuove tecnologie.
Come ha ricordato il presidente della Metalmeccanica di Confartigianato Vicenza, Ezio Zerbato, “non si tratta di delocalizzare la propria azienda, ma rafforzare e riorganizzare la propria filiera produttiva, soprattutto per chi si trova a competere in un mercato altamente competitivo sul fronte del prezzo finale. Tenendo però ben presente che chi intende usufruire di questi fondi deve: avere sede legale nel momento della decisone di cofinanziamento e deve avere un’attività economica registrata (unità operativa) da almeno 1 anno sul territorio Croato al momento della presentazione della domanda e, con le seguenti caratteristiche: il rapporto minimo debito/patrimonio netto contabile dell’impresa di 15%, almeno un dipendente a tempo pieno, EBITDA positivo (entrate operative-uscite+ammortamento) per l’anno che precede alla presentazione della domanda”.
Relativamente invece alla conoscenza del nostro sistema produttivo, oltre alla visita di alcune aziende, la vicepresidente Benussi ha avuto modo di visitare un Istituto tecnico industriale, il Rossi di Vicenza, e un Centro per la Formazione professionale, il San Gaetano di Vicenza.
In entrambi i casi ha avuto modo di visitare i laboratori e, nel caso del Rossi, di parlare anche con le studentesse dell’Istituto, sul tema: “Le donne nell’istruzione tecnica e nel mondo della imprenditoria in Croazia”.