Skip to main content







Confartigianato: XXV Indagine congiunturale sull’artigianato e la piccola impresa in Veneto

Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Giuseppe Sbalchiero

“Chi li chiama “gufi”, chi “masochisti”, altri ancora identificano nella natura “italiana” un sottile piacere a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto quando si parla di noi”.

“Sta di fatto che imperversano “forconi” e “delusi” che denunciano quotidianamente scenari terribili di aziende che scappano a migliaia o chiudono. La situazione non è facile e non va banalizzata ma quanto si afferma deve essere supportato da dati, certi ed inconfutabili. Ed i nostri ci confortano! A parte le indicazioni congiunturali (ultimi sei mesi) e quelle tendenziali (2 semestre 2014 sullo stesso periodo anno precedente) che premiano una manifattura artigiana davvero in ripresa, da gennaio a giugno le imprese con dipendenti iscritte ai nostri enti bilaterali sono aumentate di 100 ed i lavoratori di 1.000. Vuol dire che nel nostro mondo le imprese reggono, non senza sacrifici e difficoltà ed i lavoratori crescono”. E’ questo il messaggio del Presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Giuseppe Sbalchiero a fronte dei dati sulla congiuntura della piccola impresa e l’artigianato in Veneto presentati oggi a Padova in occasione del consueto punto stampa di fine anno. “Quello che preoccupa è il contesto in cui siamo costretti ad operare. Abbiamo difficoltà di credito non solo nell’incassare ma anche per atteggiamenti anomali da parte delle banche che fanno grandi proclami, roboanti protocolli di intese ma, alla fine, non ci danno niente. E’ questa la battaglia che dobbiamo fare riprendendo i contati per far capire loro soprattutto il ruolo dell’artigianato nelle vendite all’estero (sempre più fondamentali). In Veneto il 46% dell’export appartiene all’artigianato. La Regione lo ha capito, molto meglio del Governo che oltre a procrastinare le scelte non è stato in grado di difendere il “made in” in Europa Aveva l’obbligo di provarci. La fiducia nel Premier non a caso cala. Il mondo della piccola impresa è stanca di ascoltare frottole. La speranza e la fiducia sono tra le poche cose che ci sono rimaste e sono convinto che molti di noi guardano comunque al futuro con un minimo di speranza non con rassegnazione, incazzati magari per le cose che non funzionano, ma non rassegnati”.

XXV Indagine congiunturale sull’artigianato e la piccola impresa in Veneto (clicca sul titolo per leggerla tutta)

La ricerca in sintesi:
Rallenta ancora la caduta del Fatturato nel complesso delle PMI -1,9% in 6 mesi (-2,4% nell’anno)
Un po’ peggio l’artigianato  fatturato -2,4% in 6 mesi (-2,4% nell’anno)
Rallenta la perdita di occupazione -1,2% negli ultimi 6 mesi (-2,1 nell’anno)
In termini di previsione –grazie al manifatturiero- prevalgono coloro che si attendono stabilità. Ma il saldo tra coloro che si aspettano un aumento rispetto chi prevede una diminuzione vede prevalere quest’ultimi 12,7%.

Il riscatto del manifatturiero (grazie all’export)
Produzione bene nel tendenziale +2,5 ma peggiore nel congiunturale (ultimi 6 mesi) -1,8%
Fatturato vola nel tendenziale +3% mentre frena nel congiunturale -2,2%
Occupazione positiva sia nel lungo che breve periodo, rispettivamente +0,4% e +0,2%
Alimentare, metallo, elettrico elettronico OK    
Moda, mobili e legno KO (meglio chi esporta)
Edilizia KO (-4,6% fatturato, -5,5% occupazione tendenziali – Un po’ meglio nel breve rispettivamente -2,1% e -3,8% tra i due semestri del 2014)
Servizi persone e imprese KO (calo dei consumi drammatico INCIDE SULL’OCCUPAZIONE), tengono meglio i servizi alle imprese

Focus
Fiducia nel Premier Renzi crolla del 50% e passa dal 30% al 16%
I provvedimenti realizzati dal Governo registrano giudizi nel complesso positivi
Riforma delle CCIAA – giudicata molto positiva la riduzione dei diritti camerali
Meno di tre intervistati su dieci si dice soddisfatto delle azioni delle Camere in favore delle imprese