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Codice della Crisi e dell’insolvenza: ecco la sintesi

Dopo quasi tre anni di attesa, è entrato definitivamente in vigore il nuovo Codice della Crisi di impresa e dell’insolvenza.

Un testo che ha riscritto la Legge Fallimentare e apportato sostanziali modifiche anche alla disciplina d’impresa, innovando alcuni articoli del Codice Civile. Caposaldo e ratio del nuovo Codice è la continuità d’impresa: “Consentire alle imprese sane in difficoltà finanziaria di ristrutturarsi in una fase precoce, per evitare l’insolvenza e proseguire l’attività”, questo è quanto riporta espressamente la relazione illustrativa al decreto attuativo (n. 14/2019). In sintesi, l’obiettivo del nuovo Codice è concedere alle imprese una possibilità in più rispetto al passato di salvaguardare la propria attività e la propria permanenza sul mercato nel futuro, fornendo un insieme di regole idonee a evitare l’insolvenza. 

Fondamentale diventa la visione prospettica: pensare di gestire la propria impresa unicamente sulla base delle risultanze di un bilancio consuntivo, chiuso mesi prima, senza avere sotto controllo l’andamento attuale e le previsioni di evoluzione futura, non solo è anacronistico, ma può diventare pericoloso per la sopravvivenza dell’impresa.

Continuità d’impresa

La continuità d’impresa si traduce, quindi, nella capacità di far fronte alle obbligazioni pianificate nei successivi 12 mesi con i flussi di cassa prospettici: ciò significa monitorare l’andamento aziendale in modo puntuale e adottare azioni concrete e strumenti adeguati. 

In particolare, è stata disciplinata la necessità per tutte le imprese, siano esse individuali o costituite in forma societaria, di adottare strutture organizzative adeguate, in grado di far emergere tempestivamente eventuali segnali di potenziale crisi. Tutto ciò al fine di intervenire con le misure correttive più appropriate, in modo tempestivo, prima che la crisi diventi irreversibile.

La norma parla espressamente di “assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati”, che si traducono in prassi e procedure interne necessarie a governare tutte le aree strategiche dell’azienda, dalla gestione dei clienti e fornitori alla gestione finanziaria, fino al controllo dell’andamento economico-patrimoniale.

L’impresa, attraverso il controllo e il monitoraggio costante della gestione, sarà in grado di conoscere in via preventiva eventuali squilibri reddituali, patrimoniali e finanziari che potenzialmente potrebbero compromettere la continuità aziendale, e di intervenire in tempi adeguati. Sarà questo il nuovo confine del “fare impresa”.

Il monitoraggio

Il monitoraggio dello stato di salute dell’azienda attraverso l’analisi di bilancio, la pianificazione economica e finanziaria, l’analisi del “cash flow”, l’attenzione alla capitalizzazione e al fabbisogno finanziario diventano i nuovi schemi, che devono essere integrati nelle dinamiche quotidiane della gestione d’impresa. Il beneficio sarà prima di tutto maggiore garanzia di salvaguardia dell’impresa nel tempo, e una più solida affidabilità dei partner commerciali. 

Un aspetto, quest’ultimo, di grande importanza e attualità, considerato che molte imprese in questi ultimi anni si sono trovate in difficoltà finanziarie a causa di problemi di insolvenza a “effetto domino”, generati cioè da altre imprese appartenenti alla loro catena di rapporti commerciali.

Inoltre, presentarsi alle banche con una certa organizzazione e controllo della propria gestione aziendale consente un rinnovato dialogo con il mondo del credito. Le dinamiche che guidano la gestione dell’impresa e che ne consentono la continuità nel tempo sono, infatti, le stesse che gli istituti di credito sottopongono a valutazione di merito creditizio, per cui colloquiare con la banca usando lo stesso vocabolario e dimostrando l’utilizzo di strumenti adeguati è oggi un ottimo biglietto da visita.

Sul tema, Confartigianato Imprese Vicenza ha tenuto un webinar di aggiornamento rivolto alle imprese associate, nel quale è stata illustrata una sintesi delle principali novità del Codice, ponendo l’attenzione sull’importanza di adottare degli assetti organizzativi adeguati alla prevenzione dell’insolvenza e di ragionare in ottica prospettica.

Nel corso del webinar è stato anche illustrato l’apporto di Confartigianato Imprese Vicenza nel dare supporto informativo, consulenziale e nel fornire ai soci utili strumenti di riorganizzazione interna e di monitoraggio della situazione economica, patrimoniale e finanziaria. 

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