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Chernobyl, anche quest’anno Confartigianato sostiene il progetto di accoglienza di 50 bambini

Il gruppo di Arzignano

Come negli anni precedenti, anche nel 2018 il Mandamento di Arzignano – Montecchio Maggiore di Confartigianato Vicenza sostiene il progetto di accoglienza di 50 bambini tra i 7 ed i 9 anni provenienti dai Paesi interessati dal disastro nucleare di Chernobyl.
I bambini, provenienti dai villaggi nei dintorni di Narowlia, nel sud della Bielorussia, saranno ospiti di famiglie della Valle del Chiampo (soprattutto Montecchio e Arzignano) per il mese di settembre.
In questo periodo frequenteranno la scuola, trascorreranno qualche giorno al mare e all’aria aperta (pattinaggio, piscina, visita del territorio), parteciperanno a laboratori di manualità e, soprattutto, vivranno in un ambiente più salubre. Va infatti ricordato che, a 32 anni da quel 26 aprile 1986, cinque milioni di persone vivono in aree ancora altamente contaminate dalle radiazioni, che continuano a essere elevate soprattutto tra sud della Bielorussia e nord dell’Ucraina, ossia nelle immediate vicinanze dell’ex centrale nucleare.
Quella dell’accoglienza è una tradizione iniziata nel 1994, che vede tuttora una cordata di solidarietà cui partecipano le famiglie ospitanti, gli attori economici che credono nel progetto (tra cui Marelli Motori con la propria mensa, il Kartodromo Città della Speranza di Arzignano tramite la fornitura di materiale scolastico) e alcuni cittadini particolarmente sensibili.
Da anni anche Confartigianato Vicenza sostiene il progetto, donando uno zainetto, utile supporto per la scuola e le gite. A consegnare l’omaggio il presidente del Mandamento, Ruggero Camerra.