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Ceramica al femminile con sessanta artiste in mostra a Faenza e poi a Nove

Un'opera di Sibania
Un'opera di Karolina Szelag

 

S’intitola “Fragilità, il tuo nome è donna”, citando l’”Amleto” di Shakespeare, la mostra di ceramica al femminile promossa da Confartigianato Vicenza, ViArt Artigianato Artistico e Associazione Pandora Artiste-Ceramiste col patrocinio dell’Associazione Italiana Città della Ceramica e del Comune di Nove.

Sarà ospitata a Faenza (Circolo Arci Prometeo) dal 2 al 4 settembre, nel contesto di Argillà Italia, e poi dal 9 al 25 settembre approderà a Nove (Museo Civico della Ceramica e Sala De Fabris) per la XIX Festa della Ceramica e “Portoni Aperti”.
Scopo della mostra è quello di consolidare e promuovere l’universo femminile con opere – tradizionali o innovative – nel campo dell’arte ceramica, basata su un materiale che ha in sé elementi di “fragilità” ma anche di grande tenacia e resistenza.
Si potranno così ammirare le opere di oltre sessanta ceramiste che hanno lavorato sul tema prescelto e provenienti da cinque Paesi europei: una raccolta di storie che, dal vissuto e dal patrimonio territoriale di ciascuna donna, vuole tracciare e far conoscere la potenzialità del mondo femminile che protegge, tutela e sostiene la ricchezza e la tradizione della propria terra, dichiarando la propria attitudine a esprimere valori, progetti, personalità e percorsi legati alla contemporaneità nell’arte, nella cultura e nell’artigianato.
A Nove, inoltre, sabato 10 settembre avrà luogo la donazione al Museo Civico della Ceramica di un’opera collettiva, frutto dell’unione di tante tessere realizzate dalle stesse artiste ceramiste in “paperclay” e unite tra loro da un sottile filo rosso, per sottolineare la capacità delle donne di unirsi in maniera costruttiva per creare maggior forza di relazione ed equilibrio; tante tessere che formano una coperta per rigenerarsi dopo una giornata tipicamente femminile, evocando “Il riposo di Penelope” secondo il progetto di Miriam Gipponi.
“Nell’accogliere questa mostra il Museo civico della Ceramica di Nove – osserva la conservatrice Francesca Meneghetti – apre le porte a una dimensione che gli corrisponde, quella della presenza femminile nella casa: è questo un luogo prediletto dalla ceramica, che qui diventa utile e abbellisce il quotidiano, adoperata da donne nell’ambiente che da sempre le vede protagoniste del nutrimento e della cura della famiglia. L’opera collettiva ‘Il riposo di Penelope’ rimanda a un ulteriore elemento domestico, il telaio, strumento indispensabile per realizzare tessuti che diano calore e protezione”.
Per Chiara Luisetto, sindaco di Nove, la mostra rappresenta “la migliore celebrazione dei settant’anni del diritto di voto alle donne e il più giusto tributo all’operosità femminile, grazie alla tenacia e alla dolcezza che pulsano in queste opere; un grazie di cuore dunque a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, e in primis alle artiste che hanno partecipato e arricchito con il loro contributo la nostra Nove”.