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Cavion all’Assemblea dei Soci: “Piccole imprese capaci di essere grandi”

“Ritrovarci in Assemblea è importante perché il mondo Confartigianato è, prima di tutto, un mondo fatto di persone, di relazioni dirette e concrete”.

Così il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion, ha salutato i colleghi, sia presenti e sia collegati on line, che hanno partecipato all’Assemblea Soci ospitata in Fiera e che ha visto ospiti il presidente della Regione, Luca Zaia, e il virologo Giorgio Palù. Un’occasione alla quale non sono voluti mancare anche altri rappresentanti del mondo politico e istituzionale, a riprova dell’importanza dell’evento.
“I segnali di ripresa non mancano. Le piccole imprese hanno dimostrato di essere capaci di grandi imprese. L’importante è ora che ci si impegni tutti – imprenditori, enti locali, Governo – per arginare fenomeni che possono frenarla. Le opportunità, a partire dal PNRR, ci sono: non lasciamocele sfuggire” ha ribadito Cavion, che ha anche espresso il suo orgoglio perché “la piccola impresa che rappresentiamo è pronta a confrontarsi sull’attualità e sul futuro, dopo aver passato tanti mesi tra mille difficoltà. Non ne siamo ancora usciti, è vero: ma la situazione generale giustifica spiragli di ottimismo che, all’inizio di quest’anno, parevano impensabili. Abbiamo in più l’arma dei vaccini e, intanto, gli indicatori economici segnalano un clima di ripresa migliore di ogni previsione. È anche per questo che abbiamo voluto intitolare l’Assemblea ‘Piccole imprese per grandi imprese’: perché la tenacia e la capacità di resilienza che il nostro comparto ha dimostrato finora, testimoniano ancora una volta quale sia il valore delle nostre attività”.

La relazione del presidente ha toccato molti temi che impattano sull’attività dell’impresa e non ha trascurato neanche di ricordare l’importanza che sia il ‘sistema Paese’ il primo a credere nel suo tessuto produttivo: “All’opinione pubblica nazionale viene spesso offerta l’immagine di un dibattito tra parti sociali che vede impegnati il governo, l’industria e il sindacato. Ma un tavolo non sta in piedi su tre gambe.  E la quarta gamba siamo noi: i piccoli imprenditori, i lavoratori autonomi, le partite Iva, ovvero il 97% delle imprese, che assicurano il 60% dell’occupazione”.

“Quella della piccola impresa – ha sottolineato Cavion – è una dimensione che chiede norme e leggi decisamente più snelle, strumenti e provvedimenti accessibili e l’eliminazione della burocrazia inutile. A chi ancora non se ne rende conto, ricordiamo che siamo una insostituibile ‘cinghia di trasmissione’ di questo Paese, sia dal punto di vista economico che all’interno del tessuto sociale”. 

Il presidente ha poi ripercorso i difficili momenti vissuti durante l’emergenza sanitaria, che però ha visto Confartigianato Imprese Vicenza punto di riferimento per i soci, le loro famiglie, le comunità territoriali: “Ma ora – ha detto Cavion- dobbiamo chiederci cos’è accaduto nel frattempo alla nostra economia e come ne stiamo uscendo”.

Lasciato spazio ai dati illustrati da Enrico Quintavalle dell’Ufficio Studi Confartigianato nazionale, Cavion ha poi affrontato il tema dell’occupazione, che “ha sofferto nei settori che hanno patito il distanziamento dove, non bastando di certo i ristori a rimediare ai mancati ricavi, migliaia di imprese, lavoratori autonomi e partite IVA sono stati messi a dura prova. E se spiragli di ripresa ci sono, non sono né scontati né lineari”. Basti pensare, ha ribadito Cavion, “ai costi delle materie prime e alla mancanza di manodopera che sta diventando un bene sempre meno disponibile e, per talune qualifiche, un bene raro”. 

Non è mancato un passaggio sul PNRR: “L’Italia ha usato un primo acconto, del quale come artigiani non ci siamo resi conto se non marginalmente. Rimane da utilizzarne una grande parte e siamo consci che occorre una buona programmazione prima, per una buona spesa poi. Occorre valorizzare tutte le entità attive e, con esse, i territori nei quali istituzioni e imprese si stanno adoperando per arrivare a proposte coerenti con le risorse annunciate. A partire dalle principali sfide: transizione ecologica, transizione digitale, inclusione sociale, rafforzamento della sanità territoriale e miglioramento delle infrastrutture materiali e immateriali”.

Sul tema del digitale, ha ricordato Cavion: “L’Associazione si è preparata per tempo creando e facendo crescere uno dei più efficaci e riconosciuti HUB digitali; con altrettanto impegno e altrettanta lungimiranza Confartigianato ha affrontato il tema della sostenibilità”. 

“Il nostro modo di essere imprenditori comprende anche l’assunzione di una sempre maggiore responsabilità sociale – ha proseguito il presidente -. Lo abbiamo dimostrato nelle fasi più acute della pandemia, e lo stiamo dimostrando in questi giorni con l’esperienza del Green Pass”.
Peccato che non ci sia “adeguata consapevolezza e conseguente riconoscimento di cosa significhi assumere il rischio d’impresa, di cosa significhi ogni giorno fare gli artigiani. Non mancano discriminazioni nei confronti della micro e piccola impresa, del lavoro autonomo e dei nostri collaboratori. Nelle fasi acute della pandemia, si è posto un parziale rimedio attraverso il ricorso alla Cassa Integrazione in deroga. Ha funzionato, con non pochi ritardi, cui hanno quasi sempre posto rimedio i colleghi imprenditori anticipando l’intervento di tasca loro ed evitando che il già rilevante divario tra dipendenti pubblici e privati raggiungesse livelli di vera e propria offesa alla dignità del lavoratore – ha aggiunto Cavion -. Anche per questi motivi ho espresso il dissenso dell’Associazione che rappresento sul fatto che si concludesse un rinnovo generalizzato del contratto per i dipendenti pubblici prima di completare la riforma degli ammortizzatori riguardanti milioni di lavoratori privati, che non hanno analoga sicurezza di continuità lavorativa”. 

In merito alle riforme, “siamo tra coloro che spronano il Governo Draghi a proseguire deciso sulla strada delle riforme”, perciò il presidente ha detto cosa ci sia aspetta: “Dalla riforma del Fisco, semplificazioni, equità, attenzioni vere per le peculiarità della Piccola Impresa; da quella della Giustizia pretendiamo uno snellimento dei procedimenti civili altrettanto deciso, maggiore professionalità in campo tributario e organici distribuiti in relazione alla densità di imprese e della popolazione. A tutti, poi, chiediamo di essere al nostro fianco nella elaborazione di progetti e provvedimenti su due temi che riteniamo essenziali: da un lato assicurare il ricambio generazionale nelle piccole imprese, agevolare e sostenere la trasmissione dei saperi tecnici e gestionali; dall’altro, incentivare l’attrattività dei nostri territori, aree che sono dei giganti dal punto di vista manifatturiero, ma che oggi hanno bisogno di riscoprire tutto il loro valore anche in termini di offerta turistica, paesaggistica, culturale”.

Rivolgendosi a Luca Zaia, Cavion ha dato atto alla Regione, “di aver gestito i duri mesi dell’emergenza Covid con efficace pragmatismo, raccogliendo i frutti della territorialità del presidio sanitario, scelta che ha fatto e continua a fare. L’auspicio è che adesso tale concretezza trovi conferma anche nella ‘messa a terra’ territoriale del PNRR e delle sue risorse”. 

Il mondo produttivo, e dell’artigianato, ha ribadito Cavion, non può più permettersi nuovi stop: “Quindi, per capire se e in che modo potremo e dovremo ‘convivere’ con il virus finché non sarà debellato, recuperando sia pure progressivamente la condizione di libertà individuali e di comunità piena, abbiamo invitato il prof. Palù”. E proprio con Zaia e Palù sono proseguiti i lavori dell’Assemblea.