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BONOMO: «L’ELEZIONE DEI DIRIGENTI DI CONFARTIGIANATO VICENZA A LIVELLO REGIONALE NEL SOLCO DELL’INSEGNAMENTO DI TAPPARO»

Pierluigi Taparo«Tra le tante eredità morali lasciateci dall’indimenticabile Pierluigi Tapparo, presidente della nostra associazione dal 1975 al 1988 prima di dedicarsi completamente al mandato di leader a livello veneto, c’è proprio quella dell’impegno per il mondo artigiano profuso non soltanto in ambito provinciale, ma anche regionale. E credo che la recentissima tornata di nomine dimostri quanto la sua lungimirante visione di impegno sindacale abbia saputo radicarsi anche nei nostri dirigenti di nuova generazione».
Così Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza, commenta il rinnovo cariche avvenuto in seno alle federazioni di categoria della Confartigianato del Veneto, sei delle quali vedono alla guida dei vicentini.

Si tratta di Daniela Rader per il Gruppo Donne, Sandro Venzo per il Gruppo Giovani, Franco Pozzebon per l’Artigianato Artistico, Rinaldo Pellizzari per la Comunicazione, Mauro Zattara per gli Installatori d’Impianti e Maria Teresa Faresin per i Trasporti.
«Passato, presente e futuro – continua Bonomo – si legano così in una testimonianza di pieno spirito di servizio che, ovviamente, trova il suo suggello nella presidenza regionale di Confartigianato Veneto retta da Giuseppe Sbalchiero, proprio in una ideale continuità con l’operato di Tapparo».
Sono molti gli aspetti che rendono unica la figura dello scomparso presidente vicentino, dalla lunga e apprezzata attività professionale come fotografo all’attenzione per il mondo della cultura, dall’intelligenza nel campo dei rapporti tra le forze sociali (nacque con lui la fondamentale esperienza dell’Ente Bilaterale Artigianato Veneto) al costante, appassionato impegno solidaristico.
Proprio durante l’ultima Settimana dell’Artigianato, come presidente onorario di Confartigianato Vicenza aveva avuto la soddisfazione di veder proclamato Maestro Artigiano “ad honorem” padre Bruno Ghiotto, il missionario berico con il quale da anni condivideva la straordinaria esperienza della “scuola dei mestieri” per i giovani avviata in Burundi.