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Bonomo (Confartigianato Vicenza): “Va semplificata la modulistica sull’autorizzazione unica ambientale”

Nonostante si parli tanto di semplificazione e snellimento burocratico nella pubblica amministrazione, osserva Confartigianato Vicenza, non si può non evidenziare quanti problemi e quali tempi imponga il semplice rilascio di alcune autorizzazioni, o il loro rinnovo. È il caso del regolamento che nel 2013 ha avviato la procedura per il rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) da parte dei Comuni alle aziende interessate mediante lo Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap).

Sulla carta una buona idea, in quanto prevede che l’imprenditore intenzionato ad avviare una nuova attività, o a integrare una esistente, non debba più rivolgersi  ai vari soggetti  a seconda delle singole autorizzazioni da richiedere (Usl, Provincia, Comune, Municipalizzata), ma unicamente allo Suap del proprio Comune, con procedura telematica; sarà poi quest’ultimo ad attivarsi per avere i pareri dei vari enti e a rilasciare un’unica autorizzazione.
Peccato che, nella realtà, le cose non funzionino sempre così, tant’è vero che si possono attendere anche mesi per poter ottenere il rilascio dell’attesa Autorizzazione Ambientale e peggio ancora se si tratta di un semplice rinnovo, come ad esempio può essere quello per le emissioni in atmosfera. “Possiamo testimoniare – osserva al proposito Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza – che esistono in provincia più di un centinaio di aziende in attesa da mesi, e in alcuni casi anche da un anno: hanno inoltrato la loro richiesta di rinnovo per le emissioni in atmosfera mediante le procedure dell’Autorizzazione Ambientale Unica ma Provincia e Comuni ancora non rilasciano l’atto. Ecco perché diciamo che la situazione deve migliorare di molto, proprio per rendere più semplice la vita alle imprese”.
In questi giorni, Confartigianato h esaminato quella che potrebbe essere la modulistica per la richiesta dell’Autorizzazione Unica Ambientale da utilizzare su tutto il territorio nazionale, giudicandola troppo complessa, con richieste di informazioni immotivate, altre non chiare, altre ancora difficili da reperire. Col rischio di demotivare chi vuole avviare un’attività, o semplicemente ampliarla.
Commenta al proposito Bonomo: “Il positivo intento di concentrare in una unica autorizzazione tutte le possibili richieste (emissioni in atmosfera, impatto acustico, scarichi in fognatura, eccetera) rischia di essere vanificato dalla complessità della documentazione da compilare: parliamo di 61 pagine in totale, cui se ne aggiungeranno altre per le esigenze dei vari enti locali. È una cifra che dà la dimensione delle possibili difficoltà in cui si può trovare un imprenditore”.
Proprio per questo, Confartigianato ha inviato al Ministero competente un corposo numero di osservazioni e proposte di modifica a quel documento. Quanto alle attese di mesi, anche oltre quelli previsti per legge, per avere un’autorizzazione, la stessa Confartigianato ha avanzato l’ipotesi di istituire una forma di penalizzazione per gli enti che non rispettano i tempi di rilascio dell’Autorizzazione Unica Ambientale.