«È lo Stato il primo soggetto a dover rispettare la nuova legge sui tempi di pagamento, che dal primo gennaio di quest’anno fissa a trenta giorni il termine ordinario per regolare i conti in sospeso». Lo afferma Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza.
Il presidente ricorda che, secondo una indagine condotta a livello nazionale dall’organizzazione di categoria, nel 2012 il tempo medio con cui la Pubblica Amministrazione paga i suoi fornitori di beni e servizi è salito a ben 193 giorni.
«Inoltre – aggiunge Bonomo – la nuova legge, di ispirazione europea, vale non soltanto per gli enti pubblici, ma anche per le aziende private, e dunque anche per le imprese committenti nei confronti di quelle subfornitrici. Per l’Italia si tratta di un decisivo e atteso passo in avanti in termini di civiltà economica, di un doveroso recupero di correttezza nei rapporti commerciali, specie tenendo conto del fatto che i ritardi di pagamento rappresentano uno dei problemi alla base della scarsa liquidità delle imprese e che, in tempi di stretta del credito, tale fenomeno ha costretto molte aziende anche alla chiusura. Oggi non esistono più alibi, la norma c’è e va fatta rispettare. A cominciare proprio dall’Amministrazione centrale e dagli enti territoriali».
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