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Autotrasporto. Annunciata riduzione degli importi per la deduzione di spese non documentate, Maria Teresa Faresin: “Gravissimo, tagli assurdi e inaspettati che metteranno in grossa difficoltà le piccole imprese”

Maria Teresa Faresin

“Purtroppo, prendiamo atto che la nostra richiesta di mantenere invariati gli importi delle deduzioni delle spese non documentate, per le piccole imprese monoveicolari sono vitali, non è stata recepita dal Governo e dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio”.

Esordisce con rabbia Maria Teresa Faresin, presidente di Confartigianato Trasporti Vicenza – Assoartigiani, nel commentare la pubblicazione del comunicato dell’Agenzia delle Entrate nel quale si annuncia la riduzione di circa il 70%, rispetto allo scorso anno, degli importi per la deduzione di spese non documentate da parte delle imprese di autotrasporto.
“Confartigianato Trasporti, tramite il presidente nazionale Amedeo Genedani, ha utilizzato assoluta fermezza nel non condividere un taglio così penalizzante per le nostre imprese – continua Faresin -. Vogliamo considerare questi importi come un ‘acconto’, perché diversamente, ne andrà della corretta gestione amministrativa delle aziende artigiane del nostro Paese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, che noi rappresentiamo con orgoglio”.
“Sono trascorsi tre mesi dall’insediamento del nuovo Ministro dei Trasporti – afferma ancora la presidente vicentina degli autotrasportatori – e Delrio sa bene come e quanto ci siamo fatti sentire per sensibilizzare alla massima attenzione sui vari aspetti della vertenza riguardante l’autotrasporto. Ci saremmo aspettati maggiore concretezza”.
“Una scelta gravissima e inaspettata – sono state le parole del presidente nazionale di Confartigianato Trasporti, Amedo Genedani -, perché ci si deve rendere conto che se un’impresa ha un bilancio, nel quale inserisce costi e ricavi e si fa i suoi conti, anche solo per sopravvivere, un governo non può, senza alcun preavviso, cambiare le carte in tavola andandogli a dire: ‘Cara impresa, i soldi su cui facevi affidamento non ci sono più’. E’ inaccettabile!”.
La ragione della riduzione degli importi, rispetto all’accordo siglato con la categoria nel gennaio 2015, va ricercata in una mancanza di copertura finanziaria, che ha dato origine ad un lungo “braccio di ferro” tra le istituzioni (Ministero delle Infrastrutture, MEF, Agenzia delle entrate) e le Associazioni di categoria.
“La vicenda, peraltro, potrebbe non essere ancora conclusa – chiude Maria Teresa Faresin -, in quanto Confartigianato Trasporti, unitamente alle altre sigle, ha richiesto un’integrazione degli stanziamenti in relazione all’agevolazione. Se, come esito di ulteriori trattative, la misura della deduzione sarà incrementata, i contribuenti potranno recuperare le eventuali maggiori imposte versate tramite compensazione dell’eccedenza sul modello F24. Staremo a vedere, noi non molliamo”.