Skip to main content







ArtigianFidi Confartigianato Vicenza: Luigino Bari nuovo presidente

Luigino Bari, nuovo presidente ArtigianFidi

Con la nomina a presidente di Luigino Bari si è concluso l’iter di rinnovo delle cariche sociali di Artigianfidi Vicenza, il Consorzio di Garanzia Fidi attivo in seno a Confartigianato di Vicenza che costituisce il punto di riferimento per le imprese della provincia e che si colloca tra i primi posti in Italia nel settore del credito con oltre 240 milioni di euro di garanzie rilasciate, oltre 6.500 operazioni effettuate nel 2013 e una base sociale di 17.000 aziende.   

Bari, imprenditore del settore elettromeccanico e attuale presidente del Mandamento di Lonigo, è un dirigente di lunga esperienza nel movimento per il credito alle piccole aziende: è stato anche presidente della Cooperativa Artigiana di Garanzia di Vicenza, nata nel 1959 e fusasi nel 2005 con Artigianfidi.
Per il presidente uscente del Confidi, Mariano Miola, Bari «è l’uomo giusto per affrontare le difficili sfide imposte dai profondi cambiamenti che abbiamo perseguito in questi anni come soggetto attivo nel mondo del credito e per portare a compimento le strategie avviate».
Luigino Bari, dal canto suo, sottolinea: «Siamo di fronte a un momento di trasformazioni che richiede convinzione e determinazione nell’avviare anche nuovi percorsi di riposizionamento dei Confidi, i quali risentono delle difficile situazione delle imprese. Vanno attuate concrete ed efficaci sinergie con le banche convenzionate per rendere più agevole ed efficiente l’accesso al credito per le piccole e medie imprese. Il nostro ruolo primario è dunque quello di ridurre le distanze e migliorare la relazione con le banche per i finanziamenti, di ottenere concrete agevolazioni dalle garanzie e di ridurre il costo del credito».
«Altro impegno del nostro Confidi – aggiunge Bari – è quello di concertare con la Regione del Veneto nuovi interventi agevolati volti a mettere in circolo tutte le risorse necessarie per dare fiducia alle imprese nell’investire in nuovi progetti di sviluppo. Le iniziative devono trovare il consenso e il sostegno di tutti gli attori della filiera del credito – associazioni di categoria, banche, confidi, ente pubblico – per trovare vie d’uscita dalla stagnazione economica».