Anche Confartigianato – Mandamento di Vicenza collabora con il percorso formativo “Mani, piedi, cuori”: la spiritualità incontra i mestieri artigiani e il turismo
Il Mandamento di Vicenza di Confartigianato da tempo sta collaborando con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Santa Maria di Monte Berico con l’obiettivo di creare occasioni occupazionali ed economiche legate alla rinnovata attenzione verso la cristianità.
Nello specifico il coinvolgimento diretto è su un progetto formativo pilota denominato “Mani, piedi, cuori”, sponsorizzato da Veneto Banca e curato dalla Fondazione Centro Produttività Veneto con il Dipartimento Scuola Arti e Mestieri che mira a preparare delle nuove figure professionali operanti nell’ambito dell’indotto religioso con attività artistiche, artigianali o dei servizi turistici.
Tutto parte da un dato significativo: moltissimi turisti, stanchi della solita vacanza e delle comuni mete turistiche, scelgono come destinazioni luoghi della fede dove protagonisti sono il raccoglimento e la devozione religiosa abbinati a bellezze artistiche e culturali. Il Veneto offre, da questo punto di vista, santuari, chiese, eremi, conventi, monasteri dislocati su tutto il territorio e pregni di grande significato per la tradizione cristiana.
Il turismo religioso in Italia conta ogni anno 5,6 milioni di viaggiatori, di cui il 60% stranieri, mediamente adulti, ma non senior.
Ecco quindi spiegato l’impegno del presidente Valter Casarotto che con la Giunta Mandamentale ha aderito fin da subito a questo percorso consapevole di come alcune tipologie d’imprese artigiane potrebbero essere interessate a questo tipo di proposta formativa che si concretizzerà in tre distinti iter professionalizzanti di oltre 500 ore incentrati sulla lavorazione dei metalli, arte incisoria, progettazione di percorsi turistico-culturali durante i quali saranno materie di studio fondamenti di cultura religiosa, progettazione creativa, comunicazione e tecniche di vendita, marketing del territorio con forte alternanza tra le parti in aula e le attività laboratoriali.
Il 3 dicembre scorso si è dato avvio ufficialmente ai corsi sono a numero chiuso e si rivolgono a giovani attualmente disoccupati o inoccupati, ma anche a liberi professionisti e imprenditori oppure giovani designer con un interesse per le tematiche in oggetto.
L’obiettivo è quello di preparare nuove figure professionali in cui un’adeguata conoscenza dei saperi religiosi si combini con precise competenze nei settori dell’artigianato sacro e del turismo, intercettando le opportunità occupazionali ed economiche che derivano dalla rinnovata attenzione verso la cristianità.
Il progetto formativo pilota denominato “Mani, piedi, cuori”” mira proprio a preparare dei profili che operino nell’ambito dell’indotto religioso attraverso tre distinti iter professionalizzanti – lavorazione dei metalli; arte incisoria; progettazione di percorsi turistico-culturali – accomunati in una prima fase da un medesimo programma di formazione culturale in ambito religioso propedeutica alle successive specializzazioni. Il percorso di formazione comune propone come materie di studio fondamenti di cultura religiosa, progettazione creativa, comunicazione e tecniche di vendita, marketing del territorio. Successivamente prenderanno il via i percorsi specifici mirati alla produzione di manufatti in metallo, alla riproduzione artigianale di stampe e alla progettazione di percorsi culturali, ciascuno con materie di studio e workshop progettati ad hoc. Sono previste complessivamente 500 ore di formazione con frequenza full time. La metodologia didattica prevede una forte alternanza tra le parti in aula e le attività laboratoriali, con il coinvolgimento di docenti provenienti dal mondo ecclesiastico, della formazione professionale e dell’impresa.
Concretamente il Mandamento di Vicenza sponsorizzerà delle borse di studio che verranno assegnati agli studenti meritevoli che si distingueranno per le loro capacità personali rendendosi disponibile ad affiancare i partecipanti del percorso favorendo e concretizzando l’idea imprenditoriale che potrebbe emergere mettendo a punto eventuale anche eventuali stage presso le imprese artigiane.
È sicuramente un progetto pilota ma è un intervento studiato proprio per intercettare e concretizzare dei bisogni latenti ma reali prestando attenzione a un target che ha una specifica predisposizione all’acquisto nei luoghi di visita e che fa intravedere interessanti opportunità in particolare nell’area dell’artigianato artistico, sicuramente capace di un’offerta che si deve distinguere per originalità e valore, recuperando e rivisitando temi dell’iconografia sacra.