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AD ARTIGIANFEST ANCHE UN TALK SHOW PER “OSSERVARE GLI ALTRI”

Il talk show durante ArtigianFest
Il talk show durante ArtigianFest

Le attuali dimensioni del mercato globale e la sfida alla continua innovazione sono solo alcune degli ostacoli da superare per un imprenditore che si pone l’obiettivo di crescere, non solo di sopravvivere.

Il mercato cinese è un ostacolo o una opportunità? Le piccole dimensioni aziendali (tipiche del mondo artigiano) sono sempre da considerare dei limiti? Come si possono “curare” le motivazioni e l’energia necessarie per raggiungere gli obiettivi annuali o stagionali? Queste sono alcune delle domande che hanno fatto da scenario al Talk Show tenutosi domenica 15 maggio in quel di Villa Ca’ Prigioni a Lanzè di Quinto Vicentino, all’interno dell’evento ArtigianFest. Le risposte, o il tentativo di rispondere, è stato affidato a dei piccoli imprenditori.
I protagonisti della manifestazione sono stati Sebastiano Zanolli, Yasmine Naqvi (della omonima ditta del settore Moda), Stefano Cavaggion (Entity Elettronica) e Claudio Barbieri (Cantieri Nord Est). Quattro esempi di manager e imprenditori che hanno fatto della innovazione introdotta come prassi, della apertura ai mercati più complessi e della capacità di utilizzo dei dati e delle conoscenze tre punti fermi per migliorare la loro attività. Tutto ciò è faticoso e costoso? In parte si, ma il segreto è portare ad un processo standard tutto questo per arrivare ad un basso impatto dei costi e dello sforzo. Moltissimi gli esempi e le esperienze riferite dai quattro protagonisti a testimonianza di queste loro attività, che non nascondono comunque momenti di difficoltà e incertezza (bacchette magiche non esistono). «Leggendo le cronache di ogni giorno e partecipando a un evento come quello che è stato Artigianfest a Vicenza si ha subito idea del fossato che divide la falsa realtà surreale e tragicomica di chi ha mollato la presa e passa il tempo a lagnarsi di tutto e di tutti, e il mondo di chi ogni mattina decide che quello è un buon giorno per guadagnarsi un pezzo di futuro – precisa Sebastiano Zanolli -; intervistando alcuni campioni del “darsi da fare intelligentemente” come Stefano Cavaggion, Yasmin Naqvi e Claudio Barbieri si comprende almeno una cosa: qualcuno ce la fa e bene anche. Soprattutto ce la fanno senza smettere di aprirsi al nuovo e senza smettere di costruire contatti e reti…».
Le conclusioni dell’assessore regionale Elena Donazzan hanno descritto la responsabilità della classe politica come “facilitatori” dell’attività d’impresa, che però spesso hanno a che fare con una eredità pesante. Il lavoro della regione è diretto a questo svecchiamento e snellimento di molte prassi e procedure senza più significato. Ci sono delle resistenze da superare, da parte di tutti, ma la politica non si tira indietro…   
La manifestazione ArtigianFest ha conosciuto anche altri momenti interessanti, oltre alla premiazione degli artigiani iscritti da più anni, anche una dimostrazione di giovani acconciatori e una mostra di ceramiche e porcellane d’arte di aziende associate. Il buffet finale è stato preparato da un gruppo di ristoratori della Confartigianato sul tema dei 150 anni della Unità d’Italia, assieme all’Istituto Alberghiero “Almerico da Schio” di Vicenza.

 

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