“Confartigianato Imprese Veneto rimane coerente con la propria posizione: la salute è una priorità assoluta, inderogabile e non negoziabile. Riconoscere questa priorità non ci solleva dall’assumerci la responsabilità altrettanto inderogabile di fare le scelte che minimizzano l’enorme danno economico che questa crisi sta creando”.
“Un primo step importante a cui ne dovranno necessariamente seguire altri. Siamo di fronte ad una vera e propria manovra economica in cui è stata recepita una parte delle nostre richieste”.
“Io come più volte ho ribadito, sono dell’idea che la salute pubblica e la vita delle persone vengano prima di tutto. E, in una crisi inedita ed estremamente fluida come quella che stiamo vivendo, ritengo che servano decisioni univoche e dettate da valutazioni scientifiche. Dopo di che l’appello che facciamo, come organizzazione di rappresentanza di decine di migliaia di imprese, è che ci sia una forte attenzione nei confronti delle imprese”.
Caduta delle vendite e degli ordinativi, blocco delle attività di business, problemi di logistica, di approvvigionamento e di mancanza di personale. Le imprese artigiane e le MPI sono fortemente preoccupate per le conseguenze del Coronavirus sull’economia. Confartigianato Imprese Veneto porterà domani al tavolo regionale la voce raccolta tra le imprese artigiane.
“Sì alla cautela, sì alle procedure, comprensibili per ridurre al minimo i rischi di contagio e di diffusione del virus, ma con un necessario occhio all’economia”.
Prestiti alle imprese con garanzia dello Stato dal 90% al 100% per PMI e partite IVA; finanziamenti senza preventiva valutazione fino a 25.000 euro. Requisiti, limiti e novità sono contenuti nel testo del Decreto Liquidità, fresco di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, che subordina però l’attivazione delle misure all’approvazione da parte dell’UE.
Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Agostino Bonomo, esprime soddisfazione per la definizione del Protocollo nazionale di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, linee guida nazionali condivise con il Governo nella persona del premier Giuseppe Conte in videoconferenza e che nella serata del 14 marzo sono state tempestivamente recepite in uno specifico accordo regionale tra la Regione del Veneto, le altre parti datoriali e CGIL, CISL, UIL.
In regione oltre 2mila le imprese e 3mila 500 gli addetti Dai territori soprattutto quelli più piccoli arrivano “bollettini di guerra”: Castelfranco Veneto -95%, Mogliano -90%, Chioggia -80%, Abano, Lido Venezia e San Donà -70%, Conegliano e Treviso -60%, Bassano -50%.
“Due comuni “blindati, Vò Euganeo e Mira, Università chiuse, interruzione delle gite scolastiche, cancellazione di eventi sportivi e spettacoli, inviti a non frequentare luoghi affollati, cancellazione di manifestazioni fieristiche e rallentamento nelle attività di rappresentanza commerciale con l’estero”.