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Alla Festa della Ceramica di Nove, la mostra “Una Coppa Insieme”

La mostra è frutto di una iniziativa che ha coniugato l’artigianato d’arte di nove aziende e la solidarietà verso donne in cura.

Durante la recente 24ª edizione della tradizionale Festa della Ceramica di Nove, a Palazzo Baccin è stata inaugurata la mostra “Una Coppa Insieme”, che in precedenza era stata ospitata a Villa Fabris di Thiene. Una collocazione ideale, quella venutasi ora a realizzare nel prestigioso e storico edificio che ospitò la Manifattura Zanolli-Sebellin-Zarpellon, per una esposizione contemporanea di particolare valore non solo culturale, ma anche sociale.

Nata da una idea dell’associazione AreAArte come iniziativa benefica, di cui Confartigianato Imprese Vicenza è stata fin da subito partecipe, “Una Coppa Insieme” ha visto l’impegno esecutivo di nove aziende di antica tradizione ceramica – BS Collection, Il Gattopardo, Ceramiche Alessi, Ceramiche Dal Prà, Ceramiche Maroso, Ceramiche Rigoni, La Ceramica V.B.C., Zanolli Ceramiche Artistiche, Union – per la produzione di 100 coppe, la cui vendita ha potuto dare un sostegno concreto alle attività della onlus “Raggio di Sole”, associazione di volontariato per l’Alto Vicentino impegnata nell’aiuto solidale alle donne colpite da neoplasia.

Progettato da Silvia Sandini, designer e componente della delegazione del Veneto e del Trentino Alto Adige di ADI, Associazione per il Disegno Industriale, il modello della coppa è stato realizzato dai ceramisti in dieci varianti, seguendo le indicazioni di altrettante donne che ricoprono o hanno ricoperto ruoli di grande responsabilità e prestigio nel mondo della Cultura e dell’Arte. 

“Una Coppa Insieme” è stata perciò la dimostrazione di come le imprese del territorio possano e sappiano contribuire al benessere della comunità, al di là del loro ruolo di realtà produttive ed economiche, coniugando in questa occasione la bellezza delle coppe, risultato prezioso della sapienza e della tecnica propria del lavoro degli artigiani, a una nobile causa.
Posta all’interno di Palazzo Baccin, la mostra trova come detto una sua significativa sistemazione che la situa nel solco della gloriosa storia ceramica locale, grazie alla collaborazione del Comune di Nove e a Ivano Costenaro, appassionato dalla cui collezione personale provengono tutti i pezzi esposti.