Se serviva una conferma, il 2-2 sull’impegnativo campo del Livorno ha ribadito come il Vicenza in formato trasferta sappia farsi valere e possa coltivare anche qualche rimpianto quando non coglie tutti e tre i punti in palio.
L’esperto Pazienza ritornato a centrocampo, in difesa Sampirisi chiamato a dividere la coppia centrale con Mantovani e Laverone schierato come terzino destro, un super-Giacomelli in attacco: sono state queste le mosse che hanno permesso al Vicenza di compiere il blitz vittorioso a Trapani (1-2) nel turno infrasettimanale, cogliendo un successo in grado di scacciare le ombre delle due sconfitte precedenti.
Perdere l’imbattibilità ci sta, il problema è il “come” la perdi. E sul sintetico di Vercelli il Vicenza ce l’ha messa davvero tutta: anche se, a onor del vero, il primo elemento in campo a decidere le sorti dell’incontro è stato l’arbitro, annullando una rete di Giacomelli (quando il punteggio era ancora sullo 0-0) parsa assolutamente valida.
I quattro gol con cui il Vicenza ha sbancato Avellino rappresentano non soltanto un risultato clamoroso alla luce delle complicate premesse, vale a dire l’obbligo di schierare una formazione d’ emergenza, ma anche una iniezione di fiducia per il futuro, dato che dai giovani mandati in campo, così come dai giocatori di maggiore esperienza “adattatisi” però a ricoprire ruoli non usuali, è giunta una risposta comunque positiva.
Nel terzo impegno casalingo di questo inizio campionato, in programma sabato 26, il Vicenza si ritrova davanti il Pescara di mister Oddo (e dell’ex Cocco): un impegno che non può non riportare alla mente i playoff dello scorso torneo, ma che soprattutto vede i biancorossi decimati da una pesante serie di infortuni.
Se nemmeno nella sconfitta (2-0) sul campo della “corazzata” Cagliari il Vicenza aveva sfigurato, il primo successo stagionale giunto al Menti contro l’Ascoli (3-0) ha ribadito che la squadra c’è, ed è in grado di dire la sua in un campionato, quello di Serie B, che a ogni giornata si dimostra tanto combattuto quanto imprevedibile.
Ci si attendeva la prima vittoria al Menti, e invece contro il Novara è giunta la seconda sconfitta consecutiva (0-2), frutto di una partita in cui il Vicenza – per ammissione stessa del mister Marino e di tutti i giocatori – ha lasciato parecchio a desiderare, specie nell’approccio mentale e nella velocità di manovra, tutte doti che gli avversari hanno invece sfoderato con efficacia.
Guardando al bicchiere mezzo vuoto, viene spontaneo osservare che il Vicenza non è ancora riuscito a vincere tra le mura amiche del Menti. Guardando al bicchiere mezzo pieno, va riconosciuto che dall’inizio del campionato i biancorossi sono ancora una squadra imbattuta.
Quando non si riesce a vincere, l’importante è non perdere: va archiviato così il pareggio (2-2) conquistato dal Vicenza col Pescara, acciuffato su rigore all’ultimo secondo.
Lunedì 5 ottobre alle 18.30 in Sala Stucchi a Palazzo Trissino, Vicenza, si terrà la presentazione di “Vicenza Biancorossa”, una raccolta di ritratti-interviste ai personaggi più significativi della storia del Vicenza Calcio di oggi e di ieri, realizzati dalla giornalista Luisa Nicoli.