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CREDITO ARTIGIANO: CON L’ADESIONE DELLE COOPERATIVE DI GARANZIA DI THIENE E DI BASSANO-MAROSTICA L’ARTIGIANFIDI VICENZA RAGGIUNGE QUOTA 19.500 AZIENDE

22/12/2006CREDITO ARTIGIANO: CON L'ADESIONE DELLE COOPERATIVE DI GARANZIA DI THIENE E DI BASSANO-MAROSTICA L'ARTIGIANFIDI VICENZA RAGGIUNGE QUOTA 19.500 AZIENDEHanno trasformato dei vincoli normativi, come le norme di Basilea 2 e la necessità di preparare le imprese alla logica valutativa del "rating", in una grande opportunità per migliorare il servizio di accesso al credito per le aziende. È ciò a cui hanno puntato le Cooperative di Garanzia dell'Associazione Artigiani vicentina attraverso la fusione in un unico confidi provinciale, l'Artigianfidi Vicenza presieduto da Mariano Miola. Una scelta importante, che giunge proprio nel momento in cui la piccola impresa è chiamata a uno sforzo determinante per il suo futuro sul fronte sia dell'innovazione che dello sviluppo manageriale. E da sempre le strutture del credito sono un punto di riferimento insostituibile per l'imprenditore che investe.Dopo che l'aggregazione era già stata decisa e siglata dalle Cooperative Artigiane "Vicenza", "Altopiano 7 Comuni" e "La Pedemontana" di Schio, il processo di integrazione è proceduto nei giorni scorsi con la sottoscrizione formale dell'adesione da parte delle Cooperative "Bassano Marostica" e "Alto Vicentino" di Thiene, attraverso la firma apposta rispettivamente dai presidenti Dino Ceccato e Pietro Dalla Fontana. Oggi il nuovo organismo, con le sue 19.500 aziende socie, è uno dei più grandi d'Italia (nel 2006 ha finanziato 7.500 operazioni per un volume di 305 milioni di euro, il capitale sociale supera i 30 milioni di euro) e può quindi far valere una massa critica rilevante per aumentare il potere contrattuale verso le banche, per tagliare le spese di gestione, ma soprattutto per dare più valore alla garanzia consortile rilasciata alle imprese in vista dell'applicazione delle nuove regole creditizie previste, appunto, dagli accordi di Basilea 2. È inoltre importante ricordare che, per aiutare le aziende ad affrontare i nuovi criteri di accesso al credito, Artigianfidi mette a disposizione delle imprese uno strumento di autovalutazione che consente loro di individuare preventivamente punti di forza e di debolezza e le eventuali criticità nei rapporti con le banche.«Attraverso la fusione non solo diamo una risposta migliore alle esigenze di credito delle nostre aziende, ma possiamo ottimizzare ancor più le risorse contenendo le spese e, quindi, i costi per i nostri artigiani», commenta Virginio Piva, assessore alle politiche del credito dell'Associazione Artigiani.Il presidente di Artigianfidi, Mariano Miola, precisa inoltre che «se prima l'impresa doveva compiere due passaggi, attraverso Artigianfidi e Cooperativa, per le sue necessità di credito a lungo, medio o breve periodo, oggi si trova di fronte un'unica struttura e perciò un unico interlocutore, con un indubbio risparmio anche di tempo. Non solo:  possiamo anche offrire agli artigiani una panoramica completa e dettagliata delle diverse opportunità di credito cui possono accedere, tanto quello agevolato quanto quello dove non c'è il sostegno pubblico, fornendo un servizio di consulenza davvero prezioso per l'impresa. Naturalmente, i soci possono beneficiare di tutto questo attraverso gli uffici credito territoriali Assoartigiani, che rimangono i loro interlocutori privilegiati».