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ARRIVA LA SETTIMANA DELL’ARTIGIANATO – UN «INCONTRO SULLA TASTIERA» CON IL TALENTO DI BENCIVENGA SABATO 19 MARZO

La Settimana dell’Artigianato promossa da Confartigianato Vicenza ribadisce anche quest’anno il connubio con la stagione di musica classica “Incontro sulla Tastiera”, affiancandosi al sodalizio culturale cittadino nel proporre al pubblico un nuovo incontro con un talento emergente. Per la serata di sabato 19 marzo l’appuntamento è al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, dove alle 21 è in programma il concerto di Francesco Bencivenga.

Per i soci Confartigianato interessati a partecipare l’ingresso è libero previa prenotazione al numero telefonico 0444 392300 e fino a esaurimento dei posti disponibili.
Trevigiano, Francesco Bencivenga ha avuto modo di presentare le sue doti già in giovanissima età, quando, a soli tredici anni, ha iniziato una brillante carriera pianistica. Si è diplomato al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia a diciotto anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione di merito. Ha studiato con Giorgio Lovato, perfezionandosi successivamente con Michele Marvulli, Jacques Klein, Aldo Ciccolini e Nikita Magaloff. Con una continua serie di successi, la sua attività di concertista, sia da solista che con importanti orchestre, è stata accolta con grande entusiasmo in Europa, Asia, Australia e Stati Uniti d’America, e molti compositori gli hanno dedicato brani da eseguire in prima assoluta.
In occasione delle celebrazioni del 250° anniversario della nascita di W.A. Mozart, in duo con David Riondino ha presentato in vari teatri e festival italiani lo spettacolo Da Ponte faceva… da ponte, interessante lavoro sul celebre librettista Lorenzo Da Ponte.
Il programma scelto per Vicenza è intenso e impegnativo. Una prima parte tutta dedicata a Beethoven, con due pezzi forti appartenenti al gruppo delle sonate: la n. 8, op. 13 e la n. 21, op. 53. L’una, la Patetica, che vede l’adesione di Beethoven alla  poetica schilleriana, fu composta alla fine del ’700
ed è universalmente riconosciuta come un punto di svolta nella musica del maestro tedesco. La seconda, denominata Waldstein, insieme all’Appassionata rappresenta il punto culminante della cosiddetta «seconda maniera» beethoveniana, in cui profondità dell’ispirazione e virtuosismo strumentale si fondono in un unico, possente blocco di stupefacente modernità.
Nella seconda parte invece campeggia Liszt, con un accostamento senz’altro singolare, ovvero quello del Mephisto Waltz con due rarità che presentano due aspetti fondamentali dello spirito del compositore ungherese: la fede e la contemplazione della bellezza. Si tratta della Ballata n. 2 in si min. e della Leggenda di San Francesco di Paola che cammina sulle onde, quest’ultima – pare – scritta addirittura in uno stato di estasi.